Prendendo spunto e riferimento dall’iniziativa di Calenda dedicata a industria e impresa 4.0, la SI-IES ha preferito costituire nell’ambito della “Commissione Innovazione e Comunicazione” un “Digital Innovation Hub Virtuale”. Le parole chiave sono internet of things, analytics e cloud. Tutto ciò, come scritto a più riprese su Sentieri Digitali, cambia la cultura delle imprese avvicinandole e rendendole competitive nel campo del digitale. Il team creato della SI-IES è a disposizione delle PMI per una consulenza di tipo globale, sia per le startup e sia per le aziende. La SI-IES, anche con il supporto di questo hub, insieme a dei partner europei è impegnata ad un progetto Horizon 2020 su Big Data e “Internet delle cose” rivolto al mondo dell’agricoltura di precisione. In questi giorni con uno dei tre partner (UK-ITALIA-MACEDONIA) leader nel settore dell’innovazione sta delinenado in modo congiunto le linee guida per un progetto più che mai innovativo e sfidante. SI-IES ha scritto la bozza di progetto puntando a sistemi e modelli in ambito IoT, Big Data per la digital transformation e la sicurezza servendosi di tecnologie, processi e competenze digitali.
L’industria 4.0 pesa 2,4 miliardi di euro. Nel 2017 è cresciuta del 30% rispetto al 2016 ed il suo valore è raddoppiato in un quinquiennio. L’84% dei 2,4 miliardi è rivolto alle imprese del nostro paese ed il resto come export. L’industria 4.0 è composta per il 90% da progetti industriali che usano IoT, analytics, cloud manufacturing, smart manufacturing e nell’ambito delle fabbriche interconnesse, qui le startup possono avere un ruolo importante.
La terminologia corrente parla di sensori in fibra ottica per la diagnostica, sensori per il monitoraggio, piattaforme di machine learning in grado di prevedere guasti nei macchinari industriali e non, questo permette l’abbattimento dei costi manutentivi. Analizzando i dati in tempo reale e con l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificale possiamo cogliere l’obiettivo di osservare il funzionamento di una macchina utensile e sviluppare in maniera automatica un modello predittivo del comportamento normale della macchina. Il software non appena riscontra un’anomalia di un apparato lo segnala immediatamente.
Tutto questo avviene e deve avvenire in una ottica di open innovation, con una visione di una digital ed open innovation legata anche ai nuovi competence center ed ai digital innovation hub del Piano 4.0, mondo al quale appunto ci si ispira nell’operato del nostro Digital Innovation Hub Virtuale e nelle nostre progettualità.