Alfred Smart Home: una soluzione innovativa per la casa ideata da un team di giovani italiani [Intervista]

Qualche giorno fa abbiamo intervistato Nicola Russo, tra i fondatori di Alfred Smart Home, una startup creata da un gruppo di ragazzi italiani focalizzata sul settore della domotica e dell’IoT (Internet of Things). Un progetto giovane ed estremamente innovativo, che da lustro alla meglio gioventù italiana troppo spesso costretta ad emigrare altrove (i ragazzi di Alfred hanno trovato la propria sede operativa a Londra) per trovare chance di sviluppo e adeguata fiducia nei progetti che contano.

Dove, come e quando nasce il progetto Alfred? Quali sono le motivazioni alla base che vi hanno spinto a realizzare questa impresa?

Alfred viene ideato a settembre del 2014 tra i banchi della Facoltà di Ingegneria Informatica di Roma Tre. In quel periodo ero entrato in contatto con alcuni membri dell’acceleratore LUISS Enlabs e da subito capii che lanciare una startup, creare qualcosa di mio, era esattamente ciò che volevo fare. Iniziai a guardarmi in giro e a fare ricerche su mercati emergenti fino ad arrivare alla "Smart Home & Buildings": mi resi conto che l’evoluzione delle case (o edifici in generale) era alle porte e aveva il potenziale innovativo pari a quello degli smartphone. La casa intelligente non era più un concetto futuristico, bensì qualcosa che già esisteva sul mercato ma che in pochi conoscevano almeno in Italia. Immediatamente ho realizzato che non avrei potuto fare tutto da solo, ho contattato Michele Galli, probabilmente il miglior sviluppatore di Roma Tre. Insieme abbiamo deciso di realizzare un’app per la gestione della casa che integrando i vari devices (come lampadine, termostati, lavatrici o videocamere di sicurezza) permetta all’utente di automatizzare gli scenari di vita quotidiana e di risparmiare sulla gestione della stessa. Nacque cosi Alfred, il "maggiordomo digitale" (dall’omonimo maggiordomo di Batman): un ‘app per smartphone e tablet che permette all’utente di controllare in maniera intelligente tutti i dispositivi intelligenti che ha in casa, risparmiando sulla bolletta elettrica e del gas. Per poter sviluppare il tutto abbiamo coinvolto Silvia Di Nardo (collega di studi e amica, al tempo ricercatrice presso l’Università di Edmonton in Canada), due visual designers che conobbi in una passata esperienza al Cleanweb Hackathon (Adam Lamkharbech e Lorenzo Perniciaro) e Marco Matera, al tempo laureando in Economia presso Anglia Ruskin University in Londra. Decisi di licenziarmi dal mio lavoro dell’epoca presso una software house e di mettere in congelatore gli studi per la laurea magistrale. Da quel momento il nostro progetto ha preso vita, abbiamo partecipato al primo Startup program organizzato dall’ incubatore iLab LUISS in collaborazione con l’acceleratore LUISS Enlabs. Abbiamo vinto il contest ma purtroppo siamo stati scartati alla selezione (che ci avrebbe portato a ricevere un investimento) per Enlabs in quanto ci hanno ritenuto "non pronti". Tuttavia ciò non ci ha scoraggiato affatto: abbiamo continuato a lavorare al prototipo in "bootstrapping" e abbiamo deciso di fondare la BrainDrain Solutions Limited (letteralmente "fuga di cervelli") nel Regno Unito, principalmente, per la dimensione del mercato e per l’estrema facilitazioni burocratiche e amministrative (15£ e 2 settimane di tempo ed avevamo una company registrata) oltre ad una pressione fiscale decisamente minore e incentivante (se fatturi 0 paghi 0 tasse). Attualmente tutto il team (composto ora da 9 persone, 8 italiani under 25 e un londinese, 44enne, Ryan Battles, Brand & Marketing manager) si è trasferito a Londra dopo la chiusura del primo round di finanziamento. 

Come è stato finanziato il progetto Alfred Smart Home, che tipo di supporto avete trovato e state trovando?

Alfred Smart Home è stato finanziato mediante la cessione di quote societarie nei confronti di John Lewis plc (tra i più importanti retailer in UK) e LMarks (acceleratore). In cambio abbiamo ricevuto un finanziamento "cash" e un ufficio in Victoria Street, presso il John Lewis Head Office, in pieno centro a Londra. Oltre a ciò, abbiamo a disposizione un team di mentor che ci segue in tutti i passaggi fondamentali per la nostra startup, dalle pubbliche relazione con i partner alla distribuzione, pianificando campagne di customer acquisition fino alla fornitura di ogni tipo di device per il testing dell’app.

Alfred Smart Home, un sistema al servizio della Domotica, potreste spiegare nel dettaglio che cosa offre?

Alfred Smart Home è un’app che offre la possibilità di gestire tutta la propria casa attraverso smartphone o tablet integrando gli oggetti (e gli elettrodomestici) di nuova generazione (dotati di wifi) e quelli meno "recenti" mediante l’utilizzo di prese elettriche smart. Ciò che realmente ci distingue dai nostri competitor sono i tool per l’analisi dei consumi e della sicurezza e la gestione automatica. Il tool per l’analisi dei consumi permette all’utente di fare un’analisi dei costi puntuale: Alfred memorizza in cloud lo storico di utilizzo dei device mantenendo in memoria i kw/h consumati durante la giornata per poi mostrarli attraverso grafici e indici. L’utente saprà esattamente come spende i soldi della bolletta. Il tool per la sicurezza permette all’utente di mantenere un backup dei filmati di videosorveglianza (raccolti dalle videocamere) fruibili poi on demand attraverso l’app, oltre ai dati rilevati dai sensori di presenza e dai sensori di air & gas monitoring. La sicurezza della propria casa non sarà più un problema. Infine ciò che probabilmente rappresenta il più grande punto di forza di Alfred Smart Home è la gestione automatica della casa: attivando questa funzionalità, il nostro maggiordomo gestirà in automatico il riscaldamento/raffreddamento ambientale seguendo un comportamento "cost-driven" (ovvero cercando di consumare meno energia possibile) e "comfort-driven" (ovvero riproponendo i settaggi impostati dall’utente in passato senza ulteriori interazioni da parte dell’utente stesso). Oltre alla gestione della temperatura, Alfred si preoccuperà anche di suggerire gli orari in cui è più conveniente utilizzare elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie o scaldabagno schedulando accensioni/spegnimenti (dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’utente). Alfred automatizzerà scenari di vita quotidiana come il "going out", "coming back home" o "good morning" attivando la videosorveglianza quando uscite di casa o facendovi trovare il bagno caldo o il caffè pronto la mattina al risveglio. Questi scenari verranno attivati in base alla sveglia impostata dall’utente o alla sua posizione geografica senza che quest’ultimo interagisca con l’app.

Che tipo di componenti ed elementi tecnologici utilizza un vostro sistema smart home? Elementi, dispositivi, elettrodomestici e sensori, come comunicano, come interagiscono tra loro che tipo di sistema di comunicazione viene applicato?

Alfred Smart home è un’app che funziona grazie al suo "cervello" in cloud, qui sono implementati tutti i protocolli "proprietari" dei produttori di smart device. I device integrabili in Alfred sfruttano il wifi come canale comunicativo e dunque non necessitano di hardware aggiuntivo (al contrario dei nostri competitor) per essere controllabili. Possiamo dire che Alfred sposa in pieno il paradigma dell’Internet of Things.

Tutti gli elettrodomesti e gli smart device interagiscono mediante il cervello in cloud. Quest’ultimo gestisce la comunicazione tra gli stessi, ad esempio, attraverso semplici regole logiche come "SE viene rilevato del fumo ALLORA fai lampeggiare tutte le luci colorandole di rosso". Ciò permette di realizzare un ecosistema dove tutti i device "parlano tra loro" e interagiscono, creando la vera Smart Home.

In ambito smart home, smart building e domotico, ci sono delle problematiche esistenti a livello normativo, tecnologico o fisico che alimentano criticità che è necessario superare affinché si migliori il progresso e lo sviluppo del settore?

Non ci sono limitazioni a riguardo, tranne il trattamento dei dati dell’utente, che ovviamente non saranno visualizzabili da nessuno, e delle registrazioni di videosorveglianza, hanno un tempo massimo di vita sui nostri server di 7gg.

Al momento come sta “Alfred”? Che tipo di risposte sta dando il mercato alla vostra startup? Ambizioni future?

Attualmente Alfred Smart Home è in fase di testing e a breve verrà rilasciato in beta privata ad alcuni partner di John Lewis. Il lancio del prodotto b2c è previsto per la prima settimana di Ottobre 2015 ed è in cantiere una soluzione b2b per locali commerciali, uffici o strutture pubbliche come scuole o ospedali. I nostri partner/soci stanno reagendo molto bene e siamo riusciti ad entrare nei radar di grandi produttori di smart device oltre oceano, società di telecomunicazioni inglesi e assicurative mondiali. L’ambizione futura è di entrare in partnership con i costruttori di case/edifici al fine di integrare la nostra soluzione di smart home nelle nuove strutture che verranno realizzate. Il passo successivo è la "Smart city" sulla quale abbiamo già ideato un concept innovativo.

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