Gli ebook, i filmati, i libri e la didattica digitale stanno invadendo le scuole, la digitalizzazione è anche sospinta dalla stessa editoria. Queste hanno investito molto per reinterpretare e cavalcare il cambiamento. Queste case, si sa, stanno scommettendo di anno in anno sempre di più nel digitale. Nelle scuole però è necessario abbattere ancora un po’ di barriere, la banda larga ancora non è così prestante e ha dei limiti di copertura, serve quindi anche un supporto a livello infrastrutturale.
Detto ciò, emergono molti modi di fare istruzione e veicolare contenuti didattici in digitale che stimolino l’apprendimento, oltre il semplice ebook anche nelle versioni più collaborative. Lo sviluppo di software, tecnologie semantiche nell’ambito dell’editoria scolastica e professionale sono sicuramente un terreno virtuoso di intervento per migliorare la didattica di oggi e di domani. Vi è una forte convizione sull’efficacia dei libri digitali e sull’importanza esistente nel presente e nel futuro che questi supporti potrebbero avere nel rendere l’apprendimento e la didattica più efficaci attraverso l’interattività e la multimedialità su device e piattaforme. La missione deve essere proprio questa, servendosi dell’innovazione tecnologica, senza dimenticare la gamification ed in particolare l’esempio virtuoso dei learning games.
Importante è andare oltre il device e pensare ad un modello didattico efficace, troppo spesso si è convertita l’istruzione con modelli obsoleti applicati su nuove tecnologie e dispositivi ma non è così che si raggiungono i risultati. Servono innovativi modelli di condurre le lezioni, non solo supporti tecnologici. Ma innovazione nei contenuti; il coding potrebbe essere una via.
La SI-IES essendo iscritta dal 2010 nell’elenco di AGCOM per l’editoria elettronica, vanta un’esperienza di otto anni ed è particolarmente lieta che taluni si affaccino alla “Comunicazione digitale”. La SI-IES, dunque, è pronta a formulare proposte con l’obiettivo di migliorare la qualità culturale e scientifica, con l’intento di aiutare gli studenti, i dottorandi, ricercatori e docenti nel loro lavoro. Si vuole adottare una strategia innovativa con la comunità del sapere, evidenziando così una esigenza percepita, ed impostandola con presupposti innovativi al fine di partecipare a progetti nazionali ed europei. Il numero dei laureati annui è di circa 280000, i costi sostenuti da un laureando per la realizzazione del proprio elaborato “tesi” è mediamente di circa 150€. L’utilizzo del web dei servizi ad ausilio del lavoro finale è composto da siti tematici, comunità facebook e blog, in cui gli studenti acquisiscono indicazioni necessarie. Una piattaforma digitale potrebbe coniugare tesi e ricerche di lavoro secondo le varie specialistiche. È una apertura verso il mercato, è certamente innovativa e serve anche per iniziare esperienze pre-mondo del lavoro che vanno verso il digitale.
Da mettere a sistema nell’iniziativa vi è anche quella di utilizzare le esperienze scuola/lavoro, coadiuvandoli a nuove modalità didattiche che facciano leva veramente sul digitale, oltre ai testi online per ogni ordine e grado scolastico a partire dalle scuole elementari di primo e secondo livello.