IA, prevenzione e mitigazione

Mitigare: il verbo, se non l’obiettivo primario, che ci sta accompagnando in questa pandemia. Mitigare i contagi, mitigare e prevenire. Prevedere l’arrivo di una pandemia di certo non è così semplice anche se viviamo in un mondo iper-connesso in cui le tecnologie ci aiutano a condividere informazioni, notizie, aggiornamenti e non solo. L’intelligenza artificiale nel corso degli anni ha fatto la differenza e potrebbe davvero aiutare nella lotta alla prevenzione e individuazione di malattie o epidemie.
 
Si parla molto della raccolta dei dati, i protagonisti di questa sfida. Ma attorno a questo “oro digitale” ruotano tante tematiche a partire dalla privacy e sicurezza che non sempre riescono a trovare un terreno fertile. Nonostante ciò, si fa di tutto, anche da parte dell’Europa, per garantire la massima riservatezza, attenersi ai regolamenti per abbassare l’indice dei contagi tra la popolazione servendosi delle tecnologie quali App, piattaforme e sistemi automatizzati. Ad esempio, l’HealthMap un sistema di informazione elettronica automatizzato che analizza notizie online e report di malattie globali basandosi sulla posizione geografica del Paese, sul tempo e sull’agente infettivo con l’obiettivo di accumulare quanti più dati possibili, bastevoli forse per lanciare un allarme. Gli utenti di questo servizio sono figure provenienti da organizzazioni tra cui agenzie sanitarie pubbliche, l’Organizzazione mondiale della sanità, centri americani per il controllo e prevenzione delle malattie, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Tuttavia, a volte non basta la semplice raccolta dei dati perché può trattarsi di dati ambigui o vaghi, pertanto è necessaria la presenza di un esperto che sia in grado di analizzare i risultati del programma di intelligenza artificiale, leggerli, capirli e identificare eventuali anomalie.
 
Durante una pandemia, riuscire a identificare e prevedere il movimento delle persone infette è la chiave per evitare un collasso sotto ogni punto di vista. Interventi tempestivi preceduti da strategie ben studiate ed efficaci. Da molti anni, quando si identifica una malattia contagiosa, viene utilizzata la tecnica di contattare le persone e tracciare i loro spostamenti al fine di stoppare la catena dei contagi. È evidente che con l’utilizzo delle tecnologie adesso il processo è più rapido ed efficiente. Apple e Google stanno introducendo le migliori risorse per far sì che ci sia il tracciamento su miliardi di dispositivi iOS e Android. Non si utilizzerà il sistema di geolocalizzazione, i dati saranno anonimi e funzionerà con il Bluetooth che peraltro ha anche una buona efficienza energetica facendo così risparmiare molta batteria.

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