Molti parlano di ricerca e altrettanti si lamentano per le poche opportunità che vengono messe a disposizione dal Governo. Le PMI sono presenti per il settore ricerca, sviluppo tecnologico, formazione e innovazione e contribuiscono, per quanto possibile, a rendere il Paese appetibile manifestando impegno, costanza e mantenendo vivo l’ecosistema imprenditoriale italiano. Cosa fa il Governo per le PMI? Quali sono gli elementi concreti per dire che il prelievo fiscale è minore? Qual è il ruolo dell’agenzia dell’impiego nel collocare i giovani? Potremmo andare avanti ma non è il caso. Nell’ambito dei settori della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, le strategie per l’anno 2016 saranno dedicate: alla creazione di una governance multilivello volta a sostenere una programmazione sinergica dei finanziamenti in materia di ricerca e innovazione; alle politiche di investimento attivo relative al capitale umano per garantire sviluppo e attrazione di professionalità di elevato profilotecnologie abilitantiinfrastrutture di ricerca secondo il modello europeo della European Strategy Forum for Research Infrastructures (forum strategico per le infrastrutture di ricerca- ESFRImeccanismi premiali di partecipazione a gruppi di ricerca; alla semplificazione ed alla trasparenza nelle modalità di gestione dei finanziamenti nazionali e comunitari e al libero accesso ai dati (open dataprogetti strategici in ambito satellitare, quali ad esempio “Cosmo – Skymed” ed il lanciatore “Vega” oltre che allo sviluppo del programma di navigazione satellitare Galileo o del programma Copernicus per l’osservazione della terra al fine di rafforzare l’indipendenza tecnologica ed europea.
A questo punto il 2016 dovrebbe segnare il primo anno di attuazione del programma nazionale della ricerca 2014/2020. Vi sono nel territorio diverse realtà, in particolare distretti tecnologici regionali che dovranno svilupparsi in cluster a livello regionale, interregionale e nazionale. E’ interessante proseguire su progetti di ricerca sia per il settore del risparmio energetico e sia della sicurezza. In questo ambito è impegnato tra l’altro il Distretto Domus per la Regione Calabria che vede la SI-IES tra i partner ufficiali.
Nell’ambito della realizzazione dell’unione energetica, è opportuno individuare, un sistema di governance adeguato, efficiente e trasparente; incoraggiare l’aggiornamento dei regolamenti; definire il negoziato sul regolamento relativo all’etichettatura energetica; difendere la posizione italiana di opposizione ad un controllo ex ante obbligatorio da parte della Commissione per gli Accordi Intergovernativi con Paesi terzi.