La salute e l’assistenza sanitaria a portata di smartphone

Nel mondo attualmente sono diffuse 165000 app dedicate al settore healthcare. PWC stima che  da qui al 2017 tali app verranno scaricate 1.7 miliardi di volte. Questi numeri sono importanti, anche se il mercato risulta ancora molto frammentato e diversi sviluppatori e provider rimangono di dimensioni esigue con molte app che vengono utilizzate poco o nulla. Sta di fatto che le app con l’aggiunta dei dispositivi indossabili si stanno migliorando e stanno diventando sempre più efficienti  e pratiche, gli smartphone continuano la loro marcia di espansione settoriale ed il mobile health diventa una realtà sempre più concreta con un futuro decisamente promettente.

Una ricerca di BCC Research che studia i mercati basati sulla tecnologia, ha esplicitato che i ritorni economici per il mobile health raggiungeranno i 21.5 miliardi di dollari nel 2018, con l’Europa che sarà il mercato più proficuo.

La maggior parte delle app mobile dedicate alla salute sono categorizzate all’interno dell’area benessere. Per mezzo di sensori portatili alcune app ad esempio servono ad aiutare le persone a gestire e monitorare i loro esercizi, la dieta ed i livelli di stress. Altre tipologie di app riconfezionano le informazioni medicali già esistenti online e offrono informazioni relative a particolari sintomi e terapie. Comunque la crescita del settore health mobile app promette di fare di più in ambito medico.  C’è un ampio raggio di app mediante il quale gli utenti possono comunicare e parlare direttamente con dottori e terapeuti.

Gia da qualche anno Walgreens, una catena farmaceutica americana, offre un app chiamata MDLive che fornisce un accesso 24h alla consultazione di un dottore alla cifra di 49$. A breve i pazienti saranno presto abilitati a chattare direttamente con una intelligenza artificiale di consulenza medica. Inoltre, in seconda istanza, con effetti ancora più promettenti nella qualità della cura c’è una gamma emergente di app che monitora e offre strumentazioni diagnostiche su pazienti per una vasta varietà di disturbi, che in certi casi possono essere previsti in anticipo, contribuendo così ad avvertire preventivamente eventuali crisi e minacce alla salute.

D.Heart è un app che permette di avere un elettrocardiografo portatile, il sistema sfrutta la stessa tecnica del selfie mediante il quale si può individuare i punti in cui posizionare correttamente gli elettrodi. Questi sono connessi ad un apparecchio che trasmette in tempo reale i dati allo smartphone. L’ECG può essere spedito direttamente ai profili di competenza che possono essere il medico curante o l’unità ospedaliera cardiologica di riferimento.  Tutte queste soluzioni mobile-app permettono di sfruttare delle risorse in grado di fornirci delle diagnosi precoci.

Memio è un’app che collegata ad un portapillole intelligente avvisa il paziente prima di eventuali dimenticanze ricordandogli di rispettare gli orari della propria terapia.

Cerora, azienda di Bethlehem in Pennsylvania, ha ideato una cuffia che associata ad un’app per smartphone monitora le attività e la salute del nostro cervello. Ad esempio, misura le onde e le attività celebrali e traccia il movimento degli occhi, inoltre, usa dei sensori interni allo smartphone per testare l’equilibrio del paziente ed i tempi di reazione. Cerora verrà lanciata quest’anno e potrebbe essere molto utile nella diagnosi di commozioni celebrali ed altre patologie neurodegenerative.

Le app mediche potrebbero rivelarsi estremamamente importanti  nell’offrire anche a costi ridotti, un monitoraggio continuo e a lungo termine sulle condizioni dei malati cronici, pensiamo alle malattie cardiovascolari, a coloro che soffrono di epilessia, ai diabetici, agli asmatici…etc.

Pensiamo ad un diabetico che su medicinali, cibo, e altre attività deve costantemente mantenersi controllato e tenersi in contatto con il medico per supervisioni e controlli regolari. Un’app  in fase di sviluppo da Medtronic (produttore di dispositivi medici) e Watson IBM sfrutta un sistema di intelligenza artificiale in grado di prevedere con tre ore in anticipo quando un paziente sta raggiungendo un livello di glicemia troppo elevata o troppo bassa.  Questa app si occuperà di raccogliere i dati dalle pompette medtronic esistenti per l’insulina e dai monitor degli zuccheri indossati dal paziente, e andrà a combinare tali info con la dieta dell’utente ed i dati dalle attività tracciate.

Nell’ambito health quindi alcuni prodotti possono rivelarsi così efficaci che i medici potrebbero cominciare a fornire tali app su prescrizione. Quella del mobile health è una rivoluzione in atto nella quale molte aziende tecnologiche e farmaceutiche si apprestano a fare il proprio ingresso, il mercato sarà presto invaso.

Formalmente sarà necessario rilevare l’efficienza e tutelare la sicurezza e la salvaguardia del paziente, e oltre ai benefit economici, soprattuto la comprovata validità scientifica di simili dispositivi e applicazioni.  Il panorama delle mobile health richiederà inoltre una seria regolamentazione anche lato privacy e tutela dei dati sensibili di ogni paziente che viene monitorato con tali sistemi. Un punto focale, riguarderà il come verranno raccolti, archiviati e utilizzati tali dati e soprattutto come vengono condivisi. Alcune app potrebbero diffondere e condividere health data sul paziente senza che esso ne sia a conoscenza. Molte app esistenti ed in fase di sviluppo non hanno ancora una privacy policy. Certamente è necessario intervenire su degli standard di sicurezza e con dei dati più fiscali e restringenti.

Il mercato nascente del mobile-health sembra molto promettente con progetti e startup certamente interessanti, sono in atto molte alleanze anche con i grandi brand e colossi del settore farmaceutico e aziende dal know-how tecnologico, tutto ciò aiutera la sanità, la cura della salute del cittadino, e attuerà un circolo virtuoso fra medici, dottori, ricercatori e imprenditori in ambito sanitario, certamente il potenziale è enorme, però oltre a superare l’attuale frammentazione di fondo, si dovrà consolidare su più fronti, in primis quello normativo, lato sicurezza e riservatezza.

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