Energia e Internet delle cose: nel 2020 un mercato da 12 miliardi di euro

Trovare un nesso tra il settore energetico e l’internet of things non è così scontato. Certamente però è ben noto che il settore energetico è uno dei mercati principali per tutti i paesi del mondo sia in termini di servizi, di infrastrutture e di tecnologie, e senza dubbio tra i più nutriti in termini di investimento. Non solo fonti fossili, ma anche energie rinnovabili, la sostenibilità in campo energetico è un imperativo, e proprie nell’ambito delle risorse di energia pulita si stanno registrando grandi trend di  crescita, l’eolico in testa.

Proprio con un occhio di riguardo all’efficientamento energetico e alla sostenibilità, accade che si ricorre alla tecnologia ed ecco che si sperimenta, si testa e si prova ad applicare l’Internet delle cose alle reti di distribuzione del gas, dell’energia elettrica, delle risorse idriche, etc. Il valore alla data odierna è di 4,65 miliardi di $ su scala globale. Secondo il rapporto “Markets and Markets, Internet of things in utility market by software”, si stima che il mercato mondiale delle soluzioni IoT utilizzate nel processo di digital trasformation nel settore energetico coinvolgerà circa 11,73 miliardi di $ nel 2020.

Le tre aree di applicazione energetica per le tecnologie IoT a cui il rapporto fa riferimento, in particolare per i mercati americani, asiatici ed europei, corrispondono a: Water and West Water ManagementUtility Gas ManagementElectric Grid Management. Le IT grazie all’efficienza, alla flessibilità di applicazione, e alle medesime specifiche tecnologiche dell’IoT, conquisteranno il comparto delle utilities energetiche in breve tempo con una crescita all’incirca del 21%.

Gli esperti sostengono che entro il 2040 la domanda di energia mondiale aumenterà del 40% e l’internet delle cose potrebbe risultare estremamente conveniente proprio per l’abilitazione e l’integrazione delle smart grid e delle fonti energetiche rinnovabili al fine di avere un più efficace circolo virtuoso a livello energetico con consumi ridotti, ottimizzazione delle risorse, eliminazione degli sprechi ed un minore impatto ambientale.

L’Internet of Things, così come anche il machine-to-machine, coinvolgerà nell’ambito energia, in maniera particolare, anche lo smart metering nel settore del gas. L’argomento è stato trattato di recente da AGCOM, in particolare per quanto riguarda le reti wireless applicate alla distribuzione energetica, coinvolgendo anche il tema della connettività, in particolare per misuratori del gas definiti di nuova generazione.  

Sembra che sia stata messa a punto la necessaria pianificazione degli interventi che progressivamente trasformeranno la rete energetica italiana in un sistema idoneo ad utilizzare e sfruttare le nuove tecnologie di smart metering e comunicazioni fra macchine, al fine di migliorare l’erogazione e la misurazione delle risorse, logicamente con l’obiettivo di offrire, in primis, un vantaggio al consumatore.

Il trend vede, dunque, l’IoT e il Machine-to-machine andare verso le utilities energetiche ed idriche. Nei progetti lo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione, sempre più elettroniche, di analisi, ed ancor di più, di confronto fra i diversi modelli di regolazione dei servizi. In passato si era già parlato di adottare la soluzione tecnica della modalità punto-punto basata sulle reti cellulari, in particolare quella del Narrow band IOT, sia quelle punto-multi punto, basata sulla soluzione di tipo radio ricadente nella frequenza dei 169 Mhz.

In tutto ciò ci dovrà essere il coinvolgimento degli operatori di comunicazione e delle reti nel suo complesso, in particolare quelli della nuova generazione delle reti cellulari. Si dovrà puntare ad investimenti cospicui con regole specifiche di incentivo per lo sviluppo di reti intelligenti che riguardino soprattutto l’utilizzo delle fonti rinnovabili e degli accumuli, cercando di orientarsi verso il potenziamento e la flessibilità dell’ultimo miglio dell’utenza domestica, garantendo anche per mezzo dello smart metering tutte le informazioni necessarie sul profilo energetico degli utenti. Il fine è quello supremo della sostenibilità, di poter avere dei risparmi diffusi, necessari per i clienti finali che per il solo settore energetico nell’anno in corso sono nell’ordine di circa 700/800 milioni di euro.

SI-IES srlhttp://www.si-ies.it/
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