Space economy e telemedicina: quali prospettive e quali sviluppi?

Il PNRR, nella Missione 1, Componente 2, Investimento 4, titolata “Tecnologie satellitari ed economia spaziale” si pone l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del settore spaziale, attraverso l’abilitazione di servizi come le comunicazioni sicure e le infrastrutture di monitoraggio, che ricomprendono sia i servizi c.d. upstream (lancio, produzione e gestione satelliti e infrastrutture) che i servizi c.d. downstream (generazione di prodotti e servizi). Altre risorse provengono dal fondo complementare approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 Aprile 2021.

Come evidenzia il Commissario europeo all’Industria e ai servizi Thierry Breton, c’è bisogno di migliorare anche l’infrastruttura web nel nostro Paese: «I soldi arriveranno, anche per la connettività per via spaziale, per chi non può avere accesso a Internet attraverso la fibra». Molte aree del Paese non dispongono dell’accesso a internet a causa della mancanza delle infrastrutture di rete in fibra ottica. A soluzione di questa problematica la tecnologia satellitare offre un’alternativa concreta.

Le difficoltà per gli abitanti delle zone rurali o c.d. bianche, ossia quelle zone nelle quali non è prevista nessuna pianificazione urbanistica, di recarsi nelle strutture sanitarie od ospedaliere dei grandi centri urbani al fine di accedere alle cure, ivi incluse quelle di base, è cosa risaputa. Il PNRR mira a implementare e migliorare i servizi di telemedicina soprattutto nella prospettiva di sostegno alle zone rurali. Lo sviluppo di una rete satellitare per connettere tali zone al resto del Paese rappresenta un’opportunità anche per la telemedicina.

Le proposte

L’argomento investe anche il settore dei processi di innovazione e dell’informazione riguardo ai programmi spaziali. I progetti da sviluppare sono complessi e difficili da attuare: è fondamentale poter comprendere i ruoli e le rispettive competenze all’interno dell’intera filiera. A tal fine, la SI-IES e il DIHV si propongono quali organismi di supporto per la creazione di competence center, di raccolta dati (Big Data) e di promotori di proposte e progetti nei rispettivi ambiti.

A tal proposito, è necessario sviluppare un piano strategico di informazione rivolto ai giovani in modo che questi possano coltivare interessi relativi alle materie in oggetto, nonché stimolarne la fantasia creativa per eventuali future proposte.

Altro punto fondamentale è la necessità di fotografare il livello di sviluppo tecnologico e di informazione delle PMI riguardo le attività innovative per lo spazio e la telemedicina e pertanto si propone la creazione di un questionario da sottoporre alle imprese interessate alla space economy.

Infine, gli aspetti formativi e informativi, sia degli addetti ai lavori, del futuro personale e dei giovani, possono essere erogati e coadiuvati dalle moderne tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale – nonché metaverso. Queste si possono sostituire ai tradizionali modelli di informazione e formazione, permettendone una fruizione più flessibile, capillare e più economica con l’utilizzo degli smartphone e dei pc. Questi elementi creano nuovi valori e nuove opportunità e aiutano a stimolare la competitività nei mercati. Recentemente, il DIHV ha avuto come ospite uno delle più grandi realtà nello sviluppo di ambienti 3D: si rimanda all’articolo relativo presente sul nostro e-magazine.

Il nostro obiettivo è ancora una volta quello di portare testimonianze di progetti e imprese innovative per favorire un migliore ambiente digitale nel nostro Paese, a sostegno della ricerca e dello sviluppo di tecnologie innovative.

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