Giustizia Europea: gli obblighi dei gestori di reti sociali

La Corte di Giustizia Europea ha recentemente deliberato che la tutela del diritto d’autore non può incidere sulla libertà d’impresa, imponendo ad un provider di servizi web il costo di un sistema di filtri per prevenire l’utilizzo illecito di opere musicali e audiovisive. Né, altresì, può limitare il diritto alla privacy degli utenti del servizio.

L’equilibrio tra tali diritti contrapposti deve essere bilanciato, individuando un "giusto equilibrio" che restringe il raggio d’azione della tutela del diritto d’autore alla rimozione dei materiali presenti nel servizio che ne costituiscono violazione

Nel dettaglio la Corte Europea è stata chiamata a dirimere la disputa che opponeva la Saban, società belga che gestisce i diritti degli autori, compositori e d editori di opere musicali, alla Netlog Nv, un provider di servizi web che ospita sulla sua rete sociale gli spazi personali degli iscritti, sui quali questi possono inserire liberamente qualsiasi di tipologia di contenuto, anche multimediale, da condividere nella loro community di amici.

Può accadere che taluni utenti inseriscano opere protette dal diritto d’autore, condividendole illecitamente, motivo per il quale la Sabam ha richiesto alla Netlog Nv un ruolo attivo nel contrastare tale fenomeno.

Ma su una piattaforma utilizzata quotidianamente da decine di milioni di utenti (Netlog vanta 95 milioni di iscritti nel mondo) in 40 diverse lingue, come può essere realizzato un sistema di controllo efficace? Ovviamente non può essere realizzato da persone fisiche, dovrebbe essere demandato ad un adeguato software. Ma come può un software distinguere la scena di un film protetto dal diritto d’autore da un filmato amatoriale o da un ricordo di viaggio?

Quanto richiede la Sabam costituisce un impegno economico ingente per la realizzazione di un software molto complesso, che comunque richiederebbe un congruo intervento di personale per filtrare le situazioni ambigue: i "falsi positivi", ovvero materiale impropriamente "censurato", per evitare l’ira degli utenti e i "falsi negativi", materiale protetto da copyright ma sfuggito alle maglie dei controlli.

Un obbligo generale di sorveglianza è iniquo da richiedere, perché i costi di realizzazione e gestione, che sarebbero unicamente a suo carico, sarebbero proibitivi per qualsiasi colosso del web, costituendo una concreta limitazione al diritto d’impresa. Ma non solo: la direttiva sul commercio elettronico vieta espressamente una sorveglianza generalizzata delle informazioni contenute nei file memorizzati sul sistema dagli utenti.

Inoltre, un tale sistema di controlli, se attuato, violerebbe la privacy degli utenti, limitando la loro libertà di scambiare informazioni, libertà che sono tutelate espressamente dagli articoli 8 e 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. E che sarebbero invece violate da un sistema di controlli che prevede l’identificazione, l’analisi sistematica e l’elaborazione delle informazioni relative ai profili utente creati sul social network, che sono dati personali da tutelare, in quanto consentono, in linea di principio, di identificare la persona. Inoltre, il sistema di filtraggio potrebbe bloccare anche contenuti leciti ("falsi positivi"), limitando il diritto a scambiare informazioni .

Tenendo conto che il fine principale di community quali Netlog è la comunicazione tra utenti, in particolare su temi personali (diari, passatempi, preferenze), per stimolare la nascita di nuove amicizie e il consolidarsi dei rapporti esistenti, i diritti di privacy e comunicazione sono in questo ambito elementi fondamentali per l’esistenza stessa della piattaforma sociale.

Infine, l’ipotesi di una sorveglianza illimitata nel tempo, da svolgersi anche su future violazioni che potrebbero interessare opere coperte dal diritto d’autore non ancora create alla data di implementazione del sistema di controllo, non è giuridicamente accettabile.

Con questa sentenza, la Corte Europea ha escluso la responsabilità del provider in merito alle violazioni del copyright, trasferendo sugli enti a tutela del diritto d’autore l’onere di individuare eventuali violazioni da parte di utenti, sulle quali si può legittimamente chiedere al provider la cancellazione dei materiali individuati.

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share