Prospettive del commercio elettronico italiano nello studio Netcomm 2014

Il Netcomm eCommerce Forum 2014, giunto quest’anno alla nona edizione, ha presentato i dati della ricerca realizzata da Netcomm in collaborazione con Banzai, PosteCom (Gruppo Poste Italiane) e QVC – il canale per chi ama lo shopping: Net Retail – il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani.

La situazione presentata è molto positiva: dal 2010, il commercio elettronico italiano presenta un trend di crescita costante, raggiungendo nel 2014 il valore stimato di 13,2 miliardi di euro. Nell’ambito di questa cifra, 1,2 miliardi sono dovuti al mobile commerce, ovvero agli acquisti tramite smartphone, che figurano in straordinaria crescita: su base annua, + 289% nel 2013 e +85% nel 2014.

Pur costituendo solo il 3,6% del mercato retail, l’eCommerce diventa un interessante canale di vendita, utile per espandere il proprio business, presentando tassi di incremento in netta controtendenza rispetto al mercato in generale. Per il 2014 si prevede un aumento di fatturato del 17%, coinvolgendo 16 milioni di consumatori (erano nove solo tre anni fa).

Le realtà aziendali che mostrano il maggiore interesse sono l’area del Made in Italy, che può così presentarsi sui mercati esteri con un investimento limitato e flessibile. I dati degli acquisti internazionali sono attraenti: nel 2013 le vendite all’estero sono aumentate del 28%, con un fatturato di 2 miliardi di euro (2,5 mld di previsione per il 2014). Gli stranieri cercano prodotti di qualità, e preferiscono acquistare alla fonte, dal produttore, superando i processi di intermediazione a scarso valore aggiunto, e il loro interesse si è rivolto soprattutto verso l’abbigliamento (54% delle vendite) ed il turismo (33%). Altro protagonista è e la grande distribuzione, che si impone per le economie di scala che consentono di praticare prezzi concorrenziali.

Quanto ai settori merceologici interessati, negli anni scorsi il motore di sviluppo è stato l’abbigliamento, mentre ora si stanno attivando gli imprenditori del food e dell’arredamento, ambiti dove l’eccellenza dei prodotti italiani è ben nota ed apprezzata nel mondo.

Per quasi due terzi, l’eCommerce si compone di servizi, primariamente turismo (41%)e d assicurazioni (8%); tra i prodotti, che costituiscono il 38% del mercato, i più richiesti sono l’abbigliamento (14%), l’informatica ed elettronica (12%) e l’editoria (3%). Dati in controtendenza rispetto all’Europa, dove la ripartizione vede in vantaggio i prodotti (65-80% nei diversi Paesi) rispetto ai servizi.

Le aziende italiane puntano sempre più verso una strategia multicanale, anche se permangono sostanziosiritardi rispetto all’Europa, come segnalato da Roberto Liscia, Presidente di Netcomm:

“Le imprese che vendono online sono solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente […] soprattutto una fetta ancora consistente di italiani ha ancora paura ad effettuare acquisti on line. […] Stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale del Made in Italy che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati.” 130 milioni ci consumatori nel mondo sono un’opportunità da non perdere.

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