Lettera aperta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Caro Presidente del Consiglio,

le trasmetto alcune considerazioni in vista del semestre di presidenza italiano della UE.

L’Italia dovrebbe cercare di elaborare e proporre un piano di sviluppo per le PMI del Paese sviluppando l’Agenda Digitale Italiana, ancora assente, in sinergia con l’Agenda Digitale Europea.

Innanzitutto, per migliorare la produttività e competitività delle PMI come strumento di crescita dei posti di lavoro, oltre alla necessità di semplificare le procedure e ridurre la forte burocrazia esistente, è urgente la realizzazione della rete a banda larga, nelle aree dei distretti industriali.

Raggiungere i 30 megabit di velocità entro il 2020 non sarà facile, in un Paese in cui solo un’abitazione su due è raggiunta da una connessione veloce ad Internet: un risultato che ci vede al 24esimo posto sui 27 paesi UE (peggio di noi, solo Bulgaria, Grecia e Romania). Ma il gap tecnologico è destinato ad aumentare se si prende in considerazione la connessione Nga, Next Generation Access, superiore ai 30 Megabit: tale connessione, necessaria per vedere film in streaming o per usufruire dei servizi di videoconferenza, è disponibile solo per il 14% delle abitazioni italiane, all’ultimo posto nella classifica dell’Europa a 27, dove la media è di 53,8%. Infine, oggi la velocità media delle connessioni è di 4,9 megabit, al 48esimo posto nel mondo.

I rapporti di Unioncamere indicano che le aziende dispongono di infrastrutture peggiori rispetto alle famiglie, poiché nello sviluppo della banda larga si sono privilegiate le aree urbane a discapito di zone periferiche, a bassa densità abitativa, ma dove si produce e si esporta il made in Italy.

Nei distretti industriali, elemento portante dell’economia nazionale, le PMI che li compongono risentono in termini di competitività e visibilità dell’assenza di infrastrutture di rete di livello europeo. Nei 90 principali distretti italiani, i numeri sono drammatici: il 10% circa delle imprese non dispone nemmeno di una rete a 2 Megabit, mentre oltre il 60% non ha accesso ai servizi di seconda generazione (20 Megabit).

L’Agenda Digitale, tema ampio e sul quale non è ancora stabilito un piano d’azione concreto, potrebbe essere lo strumento di modernizzazione della rete. Ma le risorse economiche sono scarse, e quindi la Politica deve compiere scelte che siano nell’interesse del Paese.

Pertanto, prima di proporre ambiziosi progetti per la PA, investendo 7 miliardi per connettere a 100 Megabit scuole ed uffici pubblici entro il 2020, si deve pensare a chi produce ricchezza e lavoro.

Circa il 50% del capitolo di spesa destinato alla Banda Larga dovrebbe essere dedicato a realizzare una rete in fibra ottica nelle aree dei distretti, per assicurare alle aziende una velocità di connessione di almeno 20 Megabit. Il beneficio non sarà solo per le imprese, ma si espande all’occupazione e alla crescita economica.

Servono politiche di sostegno, e l’Europa mette a disposizione delle autorità pubbliche nazionali e locali fondi per gli investimenti nella banda larga: principalmente, i fondi strutturali e di investimento europei Esif. E’ compito della PA creare un’alleanza tra Stato centrale (dove si sviluppano le decisioni strategiche a livello politico) e Regioni (che conoscono il territorio e le sue peculiarità) per impegnarsi nell’utilizzo ottimale di tali fondi, elaborando progetti adeguati alle specifiche UE finanziando gli investimenti direttamente o mediante agevolazioni fiscali o prestiti. In particolare, per migliorare la connettività nelle aree dei distretti si consiglia il modello "Bottom-up (o local community)", che vede protagonisti gli utilizzatori stessi della rete.

Sono a Sua disposizione per eventuali chiarimenti e contributi.

L’occasione mi è gradita per porgerle i miei più distinti saluti

Prof. Francesco Chiappetta

Già membro esperto del Consiglio Superiore Tecnico delle Poste e Telecomunicazioni

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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