Studiare su Internet: l’Università "a distanza"

Internet è la nuova frontiera dell’istruzione universitaria. Non solo supporto alla didattica ma modalità di erogazione dell’insegnamento. Sono sempre più numerosi gli atenei italiani che offrono corsi di laurea e post-laurea a distanza e comprendono nomi prestigiosi come il Politecnico di Torino, l’Università Cattolica di Milano e l’Alma Mater Studiorum, l’Università di Bologna.

Anche se nel nostro Paese la TV la fa ancora da padrone: la maggior parte dei corsi infatti si avvale del sistema Nettuno e dell’omonima Università Telematica, che trasmette le lezioni su un canale televisivo satellitare. Così, ai suoi albori, anche la Open University britannica, il più grande campus universitario on line. Ma nel 1988, ben prima dell’avvento dell’e-mail, ha introdotto i primi corsi via computer; gli studenti comunicavano fra loro con un antenato di Internet, la rete interna Cosy.

La Open University, che ha appena compiuto 40 anni, ha il pregio di essere davvero aperta: è accessibile a tutti, indipendentemente da nazionalità e titolo di studio. L’unico requisito è la conoscenza della lingua inglese.

Nata per volontà del partito laburista inglese per fornire un’alternativa all’educazione elitaria degli esclusivi college inglesi, nel 1971 contava già 25.000 studenti. La rete oggi ha soppiantato definitivamente la televisione e lezioni e tutorial si svolgono on line e i titoli di studio (prima ‘Open degrees’ non riconosciuti) rilasciati sono equiparati a quelli delle Università tradizionali.

In Italia uno dei pionieri è stato il CARID, Centro di istruzione a distanza dell’Università di Ferrara. Fino a qualche anno fa erogava corsi di laurea e master di I e II livello in discipline scientifiche e umanistiche. L’80% del corso si svolgeva effettivamente sul web (dispense su file in rete, verifiche via e-mail), il resto in presenza. Un buon mix di metodi di insegnamento: nei seminari intensivi in presenza gli studenti uscivano dall’isolamento e stringevano legami e relazioni accademiche che si consolidavano poi via Internet. Molti ex alumni sono ancora in contatto. Un ottimo esempio di digitalizzazione è l’Università telematica Leonardo da Vinci è il campus on line dell’ateneo G. D’Annunzio di Chieti e Pescara, mentre Federica è la biblioteca on line dell’Università Federico II di Napoli, che contiene centinaia di corsi universitari in formato digitale ad accesso libero.

Secondo le statistiche, la comodità (possibilità di conciliare studio e lavoro, flessibilità, risparmio sui costi di trasferimento in un’altra città) prevale sulla conoscenza delle nuove tecnologie. Internet permette anche la globalizzazione dell’istruzione universitaria: oggi è possibile frequentare i corsi di laurea di Università inglesi, americane o australiane, compresi gli ambiti MBA, senza spostarsi da casa.

In base a un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Ferrara nel 2010 sui corsi di laurea a distanza nelle discipline umanistiche, il grado di soddisfazione degli studenti è superiore a 7/10, pari a quello degli iscritti ai corsi tradizionali. Gli studenti si dichiarano soddisfatti sia delle modalità di esame sia della qualità del materiale didattico.

Secondo la ricerca effettuata dall’Università degli Studi di Bari e presentata nel corso dell’E-learning Day 2010, invece, la modalità e-learning è utilizzata per singoli moduli e soprattutto nelle facoltà di Scienza della formazione e Scienze matematiche, fisiche e naturali. Solo 3 corsi sono interamente a distanza, mentre 123 usano l’informatica come supporto alla didattica tradizionale, pubblicando materiale didattico e organizzando esercitazioni on line.

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