Opportunità italiane nel Paesi Brics: il Brasile

La V Conferenza Nazionale Italia America Latina e Caraibi che si è svolta il 4 e il 5 ottobre presso il Ministero degli Affari Esteri, alla presenza dal Ministro Frattini e dal Sottosegretario Prof. Vincenzo Scotti, è stata l’occasione per sottolineare lo stretto rapporto di stima e fiducia tra i Paesi dell’America del Sud e l’Italia. Un rapporto forte, che trae origine dai massicci flussi migratori italiani, specialmente in Brasile, Argentina e Venezuela: al punto che oggi, nel solo Brasile, vi sono 30 milioni di persone discendenti italiani.

La crescita economica nell’area è oggi importante: il Brasile è diventato il 7° big economico, e il tasso di crescita del Pil, attualmente al 7,5% consoliderà questa posizione facendo definitivamente uscire l’area dal sottosviluppo entro il 2020.

Si apre un’interessante prospettiva per le imprese italiane, specialmente per le PMI il legame Italia – Brasile è destinato a crescere, come si osserva dall’andamento degli scambi commerciali: nel primo semestre 2011 abbiamo esportato merci in Brasile per un valore di 2,8 miliardi di dollari (+ 30,23% rispetto ai primi sei mesi del 2010), e ne abbiamo importato per 2,7 miliardi di dollari (+ 45,54% sempre rispetto del primo semestre 2010).

Nello stesso periodo l’interscambio principale tra l’Italia ed il Brasile è aumentato del 37,27% rispetto ai primi sei mesi del 2010.

Sentieri Digitali, congiuntamente a SI-IES srl, ha partecipato alla Conferenza, rilevando l’ottimo clima di collaborazione tra le due delegazioni. L’Italia potrà aiutare il Brasile a sviluppare un tessuto di piccole e medie imprese che dia origine ad una classe media con la quale stabilizzare la domanda interna. Inoltre il nostro Paese, leader nella produzione di beni strumentali ad alta intensità tecnologica (es: macchinari industriali ad alata automazione) può contribuire alla crescita del settore industriale interno, creando occasioni di progresso economico autonomo.

Entrambi gli elementi sono fondamentali per allentare il legame con la Cina, attualmente primo partner commerciale del Brasile e forte acquirente delle materie prime locali. Un legame che nel medio-lungo termine rischia di frenare lo sviluppo dell’industria brasiliana, privilegiando la commercializzazione delle commodities.

Nelle parole del Ministro Frattini, è tracciato l’insieme degli interventi che potranno essere messi in campo: la cooperazione tra le industrie per sviluppare le PMI locali e lo sviluppo di politiche economiche per l’integrazione regionale sono i principali elementi su cui l’Italia può fare molto.

L’esperienza italiana, che nel Dopoguerra ha vissuto una rinascita economica imperniata sulle PMI radicate nel territorio, mediante cui è stato possibile in pochi decenni portare nel Paese benessere diffuso può ora essere traslata in America Latina. Perché è un modello positivo, con cui si favorisce la distribuzione della ricchezza, il rispetto dell’ambiente e della cultura locale, favorendo la ricerca e l’innovazione, per una crescita di lungo periodo.

Ed è in questo contesto che è intervenuta alla Conferenza la regione Marche, chiamate a portare la propria testimonianza sul tema delle Best Practices per il sostegno alla cooperazione industriale e finanziaria e lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

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