Poste Italiane, leader nell’e-commerce in Italia
La crisi pandemica ha imposto un cambio radicale delle abitudini dei consumatori italiani, spingendoli a ricorrere all’e-commerce quanto mai prima d’ora. Tra i beneficiari del commercio online in Italia, Poste Italiane si inserisce tra i leader del mercato. Infatti, secondo i dati del primo semestre 2020, Poste Italiane ha registrato una crescita del volume dei pacchi per il segmento ‘Business to Consumer’ del 52% rispetto al secondo trimestre del 2019 e un aumento delle consegne del 70,5% rispetto al secondo trimestre del 2019.
Un trend?
Se da un lato i molteplici vantaggi dell’e-commerce (risparmi in termini economici e di tempo, riduzione dell’inquinamento…) portano a dedurre che tale tendenza non si arresterà con la fine delle restrizioni alla circolazione, dall’altra non si possiedono ancora sufficienti dati per affermarlo. Parallelamente all’e–commerce, cresce anche il numero dei pagamenti digitali, preferiti dai consumatori rispetto al contante poiché percepiti maggiormente sicuri in termini sanitari oltre che per la loro rapidità e facilità di utilizzo.
Rafforzare l’e-commerce con nuovi hubs
L’aumento della richiesta per il commercio online ha mostrato anche forti limiti. Basti pensare agli abitanti delle periferie che, dovendo spesso sopportare tempi più lunghi nelle consegne, risultano essere senza dubbio la tipologia di consumatori più svantaggiati dall’e-commerce. A tal riguardo, però, Poste Italiane ha già predisposto un piano per potenziare l’infrastruttura logistica del gruppo. In particolare, al fine di triplicare la capacità di consegna degli acquisti online, si punta ad una automazione elevata in grado di lavorare in media 140 mila pacchi al giorno per raggiungere, nel prossimo futuro, la soglia dei 200 mila pacchi giornalieri, il che determinerebbe un incremento di circa 45 milioni di euro. Inoltre, l’e-commerce verrà rafforzato grazie al nuovo maxi hub per lo smistamento dei pacchi a Passo Corese, vicino Roma, al nuovo hub di Milano e a quelli di Bologna e di Piacenza.