Ambiente e COP26

Ambiente

Parlare di ambiente, ormai, è diventata una moda, speriamo di no! Le tecnologie e i processi innovativi sono di aiuto all’ambiente. Per esempio, anche alcune pratiche quotidiane come stirare i nostri vestiti hanno bisogno del ferro da stiro che ha avuto una sua evoluzione tecnologica e anche di consumo.

L’Europa nell’ambito dell’Innovation Fund, il bando per la presentazione di progetti su larga scala in tecnologie e processi a basse emissioni di CO2, mette a disposizione 1,5 miliardi con la nuova call per i progetti che dovranno essere su larga scala.

Il bando, ovvero, la seconda call dell’Innovation Fund è uscito il 26 ottobre e scadrà il 3 marzo 2022. Ha come obiettivo sostenere le energie pulite. Il processo di candidatura e selezione prevede una sola fase. Il testo dell’invito, nonché le metodologie per la prevenzione delle emissioni di gas a effetto serra e il calcolo dei relativi costi sono rimasti in gran parte simili al primo invito, ma includono una guida migliore per i richiedenti.

Nello specifico, il bando è rivolto a progetti su tecnologie e processi a basse emissioni di carbonio in tutti i settori coperti dalla Direttiva 2003/87/CE (la Direttiva ETS dell’UE): Innovazione nelle tecnologie e nei processi a basse emissioni di carbonio in determinati settori, compresa la cattura e l’utilizzo del carbonio sicuri per l’ambiente (“CCU”) che contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché i prodotti che sostituiscono quelli ad alta intensità di carbonio prodotti nei settori elencati nell’allegato I del bando, cattura e stoccaggio geologico (“CCS”) sicuri per l’ambiente di CO2 e tecnologie innovative per l’energia rinnovabile e lo stoccaggio dell’energia.

Gli obiettivi cardini del bando sono:

  1. a) sostenere progetti che dimostrino tecnologie, processi o prodotti, che siano sufficientemente maturi e abbiano un significativo potenziale di riduzione emissioni di gas serra;

(b) offrire un sostegno finanziario adeguato alle esigenze del mercato e ai profili di rischio degli aventi diritto progetti, attraendo ulteriori risorse pubbliche e private.

 

Possono partecipare al bando enti privati e pubblici, organizzazioni internazionali e anche possibile presentare progetti in maniera singola, senza costruire un’aggregazione transazionale pronto. Le domande possono essere presentate anche da un consorzio di persone giuridiche che agiscono in comune. Il fondo perduto copre fino al 60% dei costi ammissibili di progetti. Il contributo sarà corrisposto in un’unica soluzione, e i pagamenti non saranno legati all’ effettivo sostenimento dei costi, bensì alla corretta attuazione del progetto, basato sulla verifica del raggiungimento dei risultati del completamento degli obiettivi operativi nel corso di attuazione del progetto, risultati che usciranno 22 luglio.

 

Cop26

Passiamo al Glasgow COP26 dove arrivano numeri stratosferici dalla finanza mondiale che mette a disposizione 100.000 miliardi per la transizione energetica. Non a caso la coalizzazione tra banche, fondi società di gestione rappresenta il 40% degli asset finanziari di globali. Nella Coalizione globale sono presenti oltre 450 nella società da 45 paesi, con un patrimonio complessivo che varrebbe 130.000 miliardi di dollari.

Obiettivi della COP26

  1. Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C (ogni Paese dovrà presentare obiettivi ambizioni quali accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone; ridurre la deforestazione; accelerare la transizione verso i veicoli elettrici; incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili.)
  2. Adattarsi per la salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali (sostenere i Paesi colpiti dai cambiamenti climatici e quindi aiutarli nel protect and restore ecosystems; build defences, warning systems and resilient infrastructure; proteggere e ripristinare gli ecosistemi; costruire difese, sistemi di allerta, infrastrutture e agricolture più resilienti per contrastare la perdita di abitazioni, mezzi di sussistenza e persino di vite umane.)
  3. Mobilitare i finanziamenti (Le istituzioni finanziarie internazionali devono fare la loro parte)
  4. Collaborare (nel finalizzare il “Libro delle Regole” di Parigi (le regole dettagliate necessarie per rendere pienamente operativo l’Accordo di Parigi); accelerare le attività volte ad affrontare la crisi climatica rafforzando la collaborazione tra i governi, le imprese e la società civile.)

Gli investimenti verdi possono portare un aumento del PIL globale delle 2%, il cambiamento richiede un approccio nuovo, a partire dalla finanza mista di piattaforme capaci di portare i fondi pubblici e privati. Coop 26 Glasgow, ha sparato idee cifre che dovranno misurare con la realtà appunto l’investimento privato vuole un ritorno nel breve periodo, mentre un investimento pubblico il rientro forse nel medio o lungo termine. La transizione verde non ha bisogno di dialoghi, ma di proposte e tecnologie.

riflessione: parlare di transizione verde e digitalizzazione, ma ricordare che senza corrente tutto questo sistema non funziona. Per avere la stessa energia contenuta in una bottiglia di benzina dovremmo avere un pezzetto fotovoltaico 10mq illuminato di continuo per 10 ore.

COP 26, la conferenza internazionale sul clima di Glasgow e si chiuderà il 12 novembre 2021 ma degli obiettivi riuscire in settore pubblico e privato e puntare agli obiettivi 2030.

Il ruolo del bond europeo nei mercati obbligazionari di Stati Uniti e Regno unito sarà tra quelli più colpiti dagli effetti che può generare sui rendimenti nominali dei titoli sovrani. Ma per l’Europa è diverso: la BCE dovrebbe mantenere una posizione cauta tra inflazione che probabilmente si ridurrà durante l’anno prossimo 2022.

 

 

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