Padre Philip Larrey

Sul tema dell’intelligenza artificiale, si notano le parole e il pensiero di Padre Philip Larry, filosofo, sacerdote cattolico e docente in logica ed epistemologia presso la Pontificia Università Lateranense. Le sue parole hanno scaturito delle riflessioni in quanto, secondo lui, l’IA è priva di coscienza, ovvero, è la coscienza stessa a non poter essere artificiale. “La rivoluzione digitale è positiva. Tuttavia, bisogna lavorare per diffondere un uso consapevole della tecnologia”.

Molte cose sono cambiare si sono adattate con l’avvento della tecnologia e della digitalizzazione, il nostro modo di comunicare, di lavorare, la nostra presenza sociale, e anche l’economia e la finanza sono inconcepibili senza l’informatica. Inoltre, la medicina, l’educazione e l’apprendimento sono tutte influenzate dalla tecnologia. L’importante spiega Don Philip Larrey che gli strumenti digitali siano al nostro servizio e non al contrario, e se diventeranno padroni e comanderanno su di noi, sarà soltanto perché glielo abbiamo permesso. Ma la tendenza dell’essere umano è di subordinare le macchine alle proprie esigenze. In tal senso si citano le tre leggi di Isaac Asimov, ovvero le tre leggi della robotica, alle quali obbediscono i robot positronici.

  1. <<Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge>>.

Don Philip Larrey non mostra preoccupazioni sull’impatto che potrebbe avere l’intelligenza artificiale, restando con i piedi per terra sulle esagerazioni che a volte si sentono dire dai media. Anzi crede che sia doveroso che la politica, l’era digitale, Chiesa e società debbano ognuno fare il proprio lavoro nel proprio campo e con la metodologia appropriata, vista l’importanza della tecnologia.

Sulla scia di queste riflessioni risulta importante fare uno studio approfondito sull’etica dell’algoritmo affinché i giovani sviluppatori che lavorano sull’IA non siano abbandonati senza una guida di ordine etico. A conferma di quanto detto anche da Don Philip Larry è meglio avere un’intelligenza artificiale che ha un principio etico rispetto a quella che non segue delle regole. Inoltre, Il senso etico, come la coscienza appartiene solo l’uomo.

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