Coloro che chiamano dalla mattina alla sera sono dei rispettabilissimi lavoratori e quindi cercano di fare al meglio la propria prestazione per il relativo compenso.
L’autorità preposta, in maniera fantomatica, ha dettato le regole facendo capire al Paese che i call center ormai non disturbano più. Ponendo la domanda a tutti i possessori dei cellulari (che nel nostro Paese sono circa 100 milioni): quante telefonate ricevete al giorno dai call center? Ci si renderebbe conto del problema. Le telefonate iniziano alle ore 8 del mattino e si chiudono alle 20:30. Le offerte sono le più disperate: la luce, il gas e tante altre voci che ogni giorno arrivano sul cellulare di ognuno di noi. È possibile avere una riunione senza avere lo squillo di un telefono appartenente ad un call center?
Chiudere il telefono in alcuni casi vuol dire anche isolamento di persone che hanno bisogno di contatti e, quindi, di avere la connessione telefonica sempre aperta. È legittimo che si interferisca sulla vita privata di un cittadino? Trovare una soluzione non è facile. Bisogna parlare con eserti di MK e comunicazione. Questi ultimi dovrebbero creare un vero e proprio portale a disposizione del cittadino che se ha necessità di servizi o utility può andare direttamente, fare comparazione e, eventualmente, sceglier l’interlocutore. In un certo modo, ci sta questa iniziativa presso la autorità che nessuno consulta. Ma proprio perché ignorata è urgente creare un qualcosa che viene fortemente pubblicizzato evitando interferenze di persone che non hanno nessuna responsabilità se non quella di lavorare. Tutta la questione merita una grossa riflessione.