È un argomento di cui si parla da diverso tempo ormai. Il fascicolo sanitario elettronico– FSE- è stato previsto dall’art. 12 del decreto-legge 179 del 18 ottobre 2012. Nel FSE vi è tutto il quadro clinico: referti medici, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissioni, dossier farmaceutici, consenso alla donazione degli organi, vaccinazioni. Sono solo alcuni documenti che “compongono” la cd. “Sanità Digitale”, integrandosi con le ricette elettroniche, la telemedicina e l’utilizzo delle tecnologie ICT per effettuare interventi chirurgici o attuare diagnosi più accurate.
Si tratta di una cartella della storia clinica di ciascun cittadino/paziente che può aiutare e supportare i professionisti sanitari. Sono enormi dati e documenti digitali di tipo sanitario che coprono l’intera vita del paziente venendo aggiornati di volta in volta in modo tale che eventuali ricoveri in strutture ospedaliere differenti non causino ritardi nel recupero di informazioni cliniche preziose sullo stato di salute del paziente. Inoltre, previo consenso dell’assistito e nel rispetto delle normative in materia di protezione dei dati personali, attraverso questo fascicolo si possono autorizzare operatori sanitari e professionisti a visualizzare ed utilizzare i dati ai fini della prevenzione. Con una analisi di più dati raccolti, si può arrivare ad una medicina personalizzata, ovvero: fare diagnosi più accurate e rapide.
Gli obiettivi sono chiari: rendere più agevole l’assistenza del paziente e dare un servizio che renda più facile l’integrazione delle competenze professionali per arrivare a diagnosi più precise e dunque migliorare i processi di prevenzione. In più il cittadino/paziente è agevolato dal fatto che ha sempre con sé la propria documentazione sanitaria e può effettuare operazioni di prenotazione di visite e analisi, visualizzare i propri referti o cambiare delle prenotazioni che possono migliorare la qualità della vita.
Per consultare il proprio fascicolo sanitario il cittadino deve collegarsi al portale della Regione in cui risiede e accedere per mezzo dello SPID, Carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.
E’ utile e importante promuovere l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico