La costituzione di un partenariato serve non solo per creare una squadra che possa per esempio partecipare ad un progetto europeo, nazionale o regionale, ma anche come momento di crescita di campi confinanti con le proprie attività con competenza e responsabilità.
La crescita culturale avviene quando forze anche eterogenee decidono di cooperare attuando ciò che si è studiato ed approfondito. Invero, la SI-IES ha avuto l’opportunità di misurarsi su ciò che riguarda l’informatica biomedica insieme ad una università, particolarmente vocata al settore in questione, all’interno di un partenariato costituitosi per elaborare un progetto.
Secondo SI-IES i professionisti del servizio di informatica biomedica si devono concentrare sullo sviluppo, l’integrazione e la consulenza di diversi strumenti informatici che sono utili ai fini della ricerca. È stata fatta una breve analisi per capire la potenzialità delle banche dati che vengono interrogate o in maniera semplice per richiedere l’accesso, oppure attraverso l’utilizzo di una password che viene rilasciata immediatamente, previa iscrizione. È emerso che il numero dei dati disponibili è veramente impressionante e ci troviamo dinanzi ad un Big Data- di tipo virtuale- quale strumento che può essere interrogato a distanza ed avere dei dati importanti che, una volta sottoposti ad analisi, lavora per far emergere la soluzione più idonea sia per la cura dei pazienti sia per il comportamento umano relativo a più settori. In sintesi, è un contributo scientifico che consente di avere una visione più innovativa, frutto di una elevata indagine che adesso si svolge unicamente in modo virtuale ma nel recente passato si definiva anche con la partecipazione ai convegni, nazionali ed internazionali.
Il servizio di informatica biomedica consente di fare consulenza in particolare per l’uso della ricerca che si vuole intraprendere. La SI-IES nell’esaminare documenti scientifici, pubblicazioni, giornali specialistici, ha riscontrato che vi è una esperienza a livello internazionale profittevole a partire dalla bioinformatica, bioimmagini, sviluppo di database, analisi di immagini e di informatica clinica che certamente rendono più semplice e accessibile la capacità di ricercare sul piano scientifico delle ottime indicazioni/soluzioni. Pertanto, è indispensabile saper fare analisi dei dati e delle immagini; il cluster computing; seguire progettazione e valutazione; la fase che riguarda l’acquisizione, l’elaborazione, l’analisi, il recupero e la gestione dei dati, e in alcuni casi delle immagini, è di particolare rilevanza. Non va trascurato l’apprendimento automatico (machine learning- ML), Data mining ed infine studi sui risultati. Quando si passa all’elaborazione di un piano è necessaria la pianificazione della proposta, valutazione ed analisi della parte statistica ed infine l’aggiornamento del proprio portale web e del database.
L’accesso ad una tecnologia scientifica è necessario sia per progetti sperimentali e sia in fase di pianificazione, cercando di testare ciò che viene elaborato e conseguentemente la relativa convalida. Ogni società ormai ha un suo piccolo strumento, ad esempio Si.LAB, che ha tra i contenuti quello di interrogare un database aziendale e nello stesso tempo, con un sistema online, entrare nelle banche dati accessibili, divenuto ormai un vero e proprio plus aziendale. Ma cosa serve affinché venga portato avanti? La conoscenza e la comprensione, capire l’importanza dell’ICT quale strumento tecnologico utile nelle fasi di applicazione di una iniziativa progettuale. Inoltre, bisognerebbe anche avere la giusta capacità di applicare sia le conoscenze sia l’autoapprendimento; si è convinti che le sfide future nell’ambito dell’ICT siano da monitorare costantemente e senza trascurare l’aspetto innovativo e della digitalizzazione (ruolo del digitale). I campi che vanno seguiti sono ormai molteplici, ad esempio una breve conoscenza dell’elettronica, cos’è un campo elettromagnetico, il ruolo delle TLC, il concetto innovativo di automazione e quello di informatica e di biomedicina. E la SI-IES ha diversi strumenti, a partire da un proprio osservatorio, fino ad arrivare allo stretto collegamento, anche se indipendente, con il DIHV, il network presente nella regione Lazio ma anche in ambito europeo presso la DG Connect.