Si legge, almeno da fonti professionalmente qualificate, di voler dividere la consulenza tra revisione e consulenza. Le modalità per poterlo fare sono diverse. Ad esempio, si può verificare per mezzo di uno spin-off lo scorporo delle attività di revisione dei bilanci da quelle di consulenza aziendale con lo scopo e la finalità di evitare un eventuale conflitto di interesse. L’argomento è sotto la lente delle autorità di vigilanza che hanno sanzionato diverse società. Secondo la SI-IES, la trasparenza delle attività porta ad una maggiore qualità del prodotto-servizio.
Il mondo sta cambiando per colpa anche dell’avvento del covid-19 e poi dello Smart working ad esso conseguente. Gli esperti (pochi) hanno calcato la mano sui due argomenti senza mettere in conto eventuali danni quali i licenziamenti, le chiusure di imprese e infine anche la guerra Russia- Ucraina che ha accelerato diversi settori con aumenti dei prezzi, in particolare, nel settore agroalimentare. La speranza da parte del cittadino è quella di poter essere messo nelle condizioni di tornare alla serenità anche se ci rendiamo conto che finora non ci sono gli adeguati presupposti.
Di recente ci siamo imbattuti nell’argomento sui cinghiali, sul virus nei maiali e, anche se per fortuna gli esperti non si sono pronunciati abbastanza, sembra che sia diventata una moda creare panico, incertezze e preoccupazioni. È uno sport non condivisibile o meglio sarebbe opportuno evitarlo in quanto le preoccupazioni aumentano di giorno in giorno.
In più, in un momento di grande crisi di lavoro delle imprese dell’agroalimentare, le banche hanno ritenuto opportuno aumentare i tassi di interesse e, nonostante non si capisca il nesso con l‘inflazione, gli economisti riescono a dire tutto e l’inverso di tutto dando anche risposte apparentemente logiche. Il punto è che il cittadino è il soggetto finale che paga in tutto e per tutto.