Filippo Menczer, professore di Informatica e Computer Science all’Università dell’Indiana negli Stati Uniti, e la sua squadra del “Center Complex Networks and Systems Research” hanno sviluppato Hoaxy, un motore di ricerca in grado di tracciare la diffusione delle fake news su Internet.
Hoaxy è stato formulato a marzo 2016, successivamente ad uno studio sulle fake news e la disinformazione online, dal quale è emerso come le notizie false siano opera di utenti molto attivi
L’obiettivo non è stabilire se una notizia è vera o falsa, ma provvedere alla realizzazione di modelli capaci di comprendere i meccanismi virali che sono alla base della diffusione delle notizie stesse, andando ad individuare i profili che le hanno promosse.
Uno studio sulle modalità di propagazione di nomi, contenuti e hashtag su Twitter ha mostrato che, già nel 2010, vi erano account falsi controllati da un unico software, che indirizzavano a siti di fake news per influenzare l’opinione pubblica, screditando o sostenendo politici.
Un picco di fake news, principalmente sui social network, si è registrato in occasione della campagna presidenziale americana che ha visto la vittoria di Donald Trump. Da un’analisi attenta si è riscontrata una produzione automatica dei contenuti pro Trump, con un rapporto 7-1 rispetto a quelli generati in favore di Hillary Clinton.
L’invenzione non poteva non destare la curiosità di molti fact-checker, che non hanno esitato ad avanzare richieste agli sviluppatori del motore di ricerca.
Menczer e la sua squadra, non possedendo le risorse necessarie alla realizzazione di versioni in altre lingue, hanno così deciso di rendere il codice disponibile a tutti, in modo tale da favorire lo sviluppo di Hoaxy anche in Europa.