È possibile fare una prima analisi sulle macchine elettriche quando vi è una presenza qualificata sul territorio. In questo momento il numero è modesto ma molti sostengono che oltre a prevedere investimenti per 225 miliardi di dollari entro il 2023 per l’elettrificazione, altri 50 miliardi per la guida autonoma. Da qui a dieci anni, 2029, la cifra raggiungerà i 350 miliardi.
Silicon Valley è particolarmente impegnata ed ha annunciato l’uscita di alcuni prototipi ma certamente non è sufficiente se la politica di un governo non ne ritiene di farne una vera e propria missione. L’Europa, per esempio, è impegnata ma solo sulla tematica riguardante i limiti alle emissioni.
In Italia l’elettrico rappresenta lo 0,1% del mercato dell’auto e l’ibrido si ferma al 3,4%. Le emissioni di C02 in Europa sono così ripartite: trasporto ferroviario 4,6%; trasporto aereo 10,6%; trasporto su gomma 73,9% di cui veicoli leggeri 46,5% e i veicoli pesanti 53,5% mentre il trasporto marittimo 10,9%. Questi dati sono riferiti alle emissioni di CO2 in Europa per i trasporti ed è pari al valore del 23%.
Le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli (dati in grammi di CO2 per chilometro) nel 1995 erano 186; nel 2005 181; nel 2015 168,2 e nel 2021 si prevede saranno 147.
E in Italia come ci stiamo muovendo? Su 38,5 milioni di autovetture la ripartizione è la seguente: 38% ante Euro4 vi sono 14,7 milioni di auto; il 47% a benzina e il 44% in Diesel mentre l’alimentazione alternativa è pari al 9%. Per quanto riguarda le cosiddette vetture “alla spina “che sono state immatricolate nel 2018 emerge che la Cina ha 1,2 milioni; gli Stati Uniti in migliaia 350 mentre la Norvegia in migliaia ne ha 72. Infine, abbiamo autobus pubblici e privati pari a 99,100 ripartiti nella maniera seguente: il 63% ante Euro4 e sono 62,700 autobus; il 51% adibito a TPL e solo il 5% ad alimentazione alternativa. La densità è del 77% autobus urbani ed extraurbani ogni centomila abitanti.
Il Diesel nelle flotte aziendali è in calo ma è ancora il leader. Nel 2019 di auto ibride ve ne sono circa il 5,5%; elettriche 1,5%; metano 1,5%; benzina 4,2%. Le percentuali di auto elettriche nelle flotte aziendali nel 2019 sono ripartite in percentuale di auto elettriche per il 73% e 27%. Le due voci sono fringe benefit e macchine utilizzate in Pool.
Da quanto descritto, si comprende che la macchina elettrica sarà un business importante a livello mondiale. Ma vista la carenza di investimenti per il settore si comprende che probabilmente alcune date previste dovranno essere per forza fatte slittare in avanti.