Perchè il cambiamento?

Parliamo di cambiamento climatico e riscaldamento globale, in questo caso l’uomo può fare molto poco, se non col suo incedere irresponsabile contribuire al peggioramento. I trend richiedono una necessità di cambiamento e di sensibilizzazione, il dibattito viene alimentato ripetutamente ma sembra non essere sufficiente. Si deve impegnare il cittadino, ci devono provare le imprese, alcune grandi aziende si stanno coalizando fer attivare modelli di business virtuosi volti all’abbattimento delle emissioni di CO2 per combattere il riscaldamento globale. Secondo noi è giusto il momento di trovare degli indicatori necessari che consentano di creare un modello urbano più efficiente. Gli ingredienti sono diversi, in primis: serve un sistema di trasporto pubblico di qualità e sostenibile, maggiore sensibilità da parte dei cittadini e maggiore educazione nel mondo del lavoro.

La risposta dei fatti non è soddisfacente, in questi giorni abbiamo visto nelle aree metropolitane ed in particolare a Roma Capitale, cumuli di rifiuti/mondezza di tutti i tipi e specie.

Si parla tanto di arrivare al 2020 con programmi europei che consentano di implementare modelli di sviluppo in grado di tutelare l’ambiente e monitorare il cambiamento climatico, ma è evidente che ancora non sono emersi elementi utili che consentano di sperare nel raggiungimento degli obiettivi imposti dal programma.

La riduzione delle emissioni di CO2 è un’aspirazione di molti ma ognuno guarda l’altro per constatare se si è mosso verso l’abbattimento oppure no. Anche in questo caso serve qualcuno che faccia la prima mossa. Quando si parla di CO2 c’è sempre di mezzo il “se” seguito dal condizionale. Ad integrare la lista di ingredienti aperta precedentemente aggiungiamo altre azioni da attuare con urgenza:

– efficienza energetica in edilizia;

– carburanti low carbon

– ricerca chimica sui materiali e sul cemento;

– energie rinnovabili;

– cattura e stoccaggio della CO2;

– gestione forestale ecosostenibile;

– agricoltura sostenibile.

 

La SI-IES ha creato un marchio da vedere come auspicio e biglietto da visita dei temi della tutela ambientale e della sostenibilità, in particolare per il settore agroalimentare e relativa filiera, denominato Digital Bio. Il concetto digitale è noto a tutti e così dicasi per il concetto di biologico, coniugando i 2 termini viene: www.digitalbio.eu. È solo un atto concreto, certamente discutibile, ma con uno spirito sano e propositivo.

SI-IES srlhttp://www.si-ies.it/
SI-IES Istituto Europeo Servizi srl è una società di consulenza strategica e direzionale, dinamica ed innovativa, che propone servizi e soluzioni altamente professionali per generare valore e centrare gli obiettivi del cliente. Gli elementi distintivi che caratterizzano il modo di operare sono competenza, affidabilità, esperienza, passione ed entusiasmo, proponendo soluzioni "chiavi in mano" che includono l'intera filiera realizzativa.

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