Nel nostro paese si riciclano 10 tonnellate di macero di carta e cartone. Vuol dire che diverse quantità di tonnellate di anidride carbonica non vengono gettata nell’atmosfera e vengono risparmiate al nostro pianeta. La filiera del riciclo, oltre a fare bene all’ambiente crea lavoro. Il nord del nostro Paese è pronto in maniera superiore rispetto al Sud. La buona notizia è che il meridione ha ridotto la forbice con un +6,1% di miglioramento sulla raccolta. In Italia nel 2017 la media si è assestata a 54,2 kg a persona di raccolta differenziata di carta e cartone con un incremento del 1,6% rispetto al 2016.
Siamo tutti in crescita come Paese verso una migliore qualità della vita difendendo l’ambiente. L’obiettivo paese è forse quello di migliorare la raccolta del differenziato. Serve secondo SI-IES sia una buona comunicazione ed anche un po’ di formazione. L’Europa ha fissato per il 2020 per l’Italia 3,5 milioni di tonnellate di carta raccolta con la differenziata, bastano solo 240 mila tonnellate in più. Le nuove tecnologie possono fare la loro. L’utilizzo di sensori e dell’IoT sono un esempio, il ricorso ai Big Data e poi una buona Data Analytics, il monitoraggio e l’analisi dei dati possono migliorare tutto il riciclo avendo maggiori informazioni dal processo. Esistono già lavori su cassonetti intelligenti, connessi ai furgoni, poi dispositivi interconnessi fra loro, smistamento automatizzato, applicazioni mobile, software appositi, così anche la gestione dei rifiuti si digitalizza.
Un esempio virtuoso è quello dell’utilizzo del machine learning e dei robot per l’efficientamento dell’impianto di smistamento e riciclo dei rifiuti. A Denver negli USA l’AMP Robotics, ha creato un sistema che riconosce e raccoglie i contenitori in cartone, separandoli dal resto dei rifiuti posti su un nastro trasportatore.