Si parla molto di identità e Marina Mortillaro ed Edoardo Giacomini con la loro opera/pubblicazione “Fermarsi a Monterosi” ci sono riusciti.
Non è la solita storia descrittiva di un avvenimento, ma un film in movimento che parte da eventi storici accaduti nel comune di Monterosi. Vi sono dei racconti e delle immagini che meritano attenzione e che permettono di capire, come dice il sindaco Sandro Giglietti, la cultura immateriale di Monterosi, tenendo presente che oggi si parla di cultura digitale, realtà aumentata e realtà virtuale.
Prendo spunto da ciò per proporre una prossima pubblicazione adottando una delle tecniche sopra menzionate.
Il senso di appartenenza sta diventando una pratica quotidiana, lo vediamo nel mondo globalizzato dove ognuno cerca di soffermarsi sul proprio contesto. L’identità digitale conosciuta come lo SPID è un modo tecnologico per identificare ognuno di noi come soggetto appartenente ad una comunità.
Le fotografie che occupano circa 112 pagine sono molto interessanti in quanto mostrano usi e costumi di un paese (ho fatto una lezione sabato all’università affrontando il tema “Evoluzione giuridica e legislativa dei mass media). La fotografia rientra in pieno nel sottosistema dei mass media e quindi potrebbe essere materiale utile per persone edite alla ricerca ed alla documentazione e per la stesura di tesi universitarie. Bisognerebbe pensare a lavorare sulle 112 pagine di fotografie per creare il primo museo digitale 3D a Monterosi.
Il sindaco Giglietti nel suo commento ha descritto concetto di memoria, di ricordi e di discorsi che mi fanno pensare anche al suo ruolo di medico, non a caso ha menzionato la cultura immateriale che riassume in maniera fedele il contenuto del libro.
Monterosi è uno dei comuni rientranti nella via Francigena e rappresenta un punto importante essendo l’ultimo comune del Viterbese che consente ai pellegrini di soffermarsi, vedere la genuinità di Monterosi, l’accoglienza e dimenticare la stanchezza trovandosi alle porte di Roma.
Con Francesco Paris, nella veste di sindaco, abbiamo avuto modo di accogliere i 101 gendarmi svizzeri che da pellegrini sono arrivati a San Pietro facendo sosta A Monterosi. È stato un incontro piacevole, interessante ed anche culturalmente coinvolgente non solo per i cittadini di Monterosi ma di tutti i paesi vicini presenti con il proprio sindaco.
Nel contesto del libro vi è anche Lina Fioretti, che oltre a conoscere tutti è anche attore principale in quanto, essendo ostetrica, ha visto i nascituri di Monterosi di molti anni a questa parte.
La pubblicazione è ottima e serve in maniera prevalente a gente che non conosce Monterosi.