Da circa due anni si è scritto e si è detto che un’elevata percentuale di PMI avrebbero chiuso ed in maniera puntuale si è verificato. I virologi hanno spesso e sempre ribadito che è meglio la salute dell’economia e quindi viene da pensare che se il virus si è propagato dalla Cina vuol dire che essa ucciderà le imprese e l’economia?! È una domanda lecita confermata se si va a leggere “Il Messaggero” di Roma del 3 giugno, che dopo la Festa della Repubblica, ha pubblicato un bel titolo incoraggiante “Superbonus 110% a rischio, l’edilizia cinese fa saltare il vantaggio.
Oggi capire se le notizie siano false o veritiere bisognerebbe avere un notaio che certifichi la notizia. Un breve inizio quello del Superbonus 110% che deve fare i conti con i listini del prezzo, il prezziario regionale delle lavorazioni che non riescono a tenere il passo degli aumenti delle materie prime. Benvenuti nel Superbonus del 110% che è stato inserito nel Recovery Plan per migliorare l’efficientamento energetico degli edifici, ma allo stesso modo avviene il rincaro record dei materiali da costruzione.
Appunto a maggio +15% di rincaro per il cemento armato usato nelle fondamenta, che se confrontato da novembre 2020 si registra un +150%. È una corsa inarrestabile per il settore delle costruzioni in Cina che vale il 40% della domanda locale di acciaio che a sua volta vale il 50% della domanda globale. Questi è solo una minima parte dei materiali che sono rincarati grazie al Superbonus 110%. Ancora una volta si leggono quintali di pagine in cui si parla di rilancio del Paese grazie agli ottimi passi fatti da tutti e dal Governo e opposizioni. Speriamo che anche i virologi, oltre a fare la loro professione, leggano i giornali per capire come vive e qual è lo stato del Paese. Quindi non come qualche virologo che rilascia dichiarazioni e poi aggiunge frasi di circostanza evidenziando l’appartenenza politica, dovrebbero essere rispettosi e mantenere un’etica professionale. Speriamo di non avere ulteriori delusioni Draghi sta lavorando bene anche nel rinnovo dei vari CDA creando una piccola discontinuità.