Silvio Micali, nato a Palermo ma cresciuto in America, è una figura di assoluto rilievo nel campo dell’informatica a livello globale (fondatore di Algorand), tanto da essere il primo e unico italiano a vincere il premio Turing, ovvero il Nobel dell’informatica.
Ciò che rende la Blockchain un’innovazione digitale è certamente la sua decentralità e trasparenza, senza dimenticare costi di transazione ridotti (trattandosi di una rete peer-to-peer) garantendo un servizio disponibile 24h dove l’utente ha la possibilità di avere un controllo sulla rete.
Micali ha incentrato il suo progetto su un’idea di blockchain pubblica, sicura, non a caso la sua Algorand si fonda sulla compatibilità di decentralizzazione, scalabilità e sicuezza. Lo stesso Micali sostiene fortemente che il fattore chiave di una blockchain efficace è quello di abilitare una database accessibile a tutti, dove ognuno ha la possibilità di scrivere, senza censura, creando una sorta di condivisione di dati mai vista prima d’ora.
Il vero successo di Micali è che non si tratta di un semplice informatico, ma di un “teorico” che ha sfruttato le sue knowledge, le sue intuizioni, creando e basi verso un team solido ed innovativo, dove spicca sicuramente una velleità imprenditoriale forte ed efficiente.
Un aspetto interessante del progetto messo su da Micali riguarda la sua volontà di creare una valuta digitale su blockchain in modo tale che i cittadini possano interagire direttamente tra di loro, in cui la chiave pubblica stabilisce il “il modus operandi” sulla base di un algoritmo (che rappresenta senz’altro la base su cui si fonda il corretto funzionamento della blockchain). In talo modo, sostiene Micali, l’evoluzione del sistema monetario impone alle banche di adattarsi a questo nuovo mondo, potendo trarre benefici concreti sul piano dell’innovazione e dell’espansione in altri settori determinanti.