Il ruolo della rete di TLC

La realizzazione delle infrastrutture di rete per il 5G richiede spese elevate. Tim ha sottoscritto un memorandum di intesa con Vodafone in materia di condivisione delle infrastrutture mobili per spingere il roll out della quinta generazione mobile, da una parte massimizzando la copertura territoriale e, dall’altra, monetizzando gli ingenti investimenti.
I due operatori intendono avviare una partnership per la condivisione della componente attiva della rete 5G, per valutare la condivisione degli apparati attivi della rete 4G e per ampliare l’attuale accordo di condivisione passiva, con l’utilizzo anche di cavi in fibra ottica a più alta capacità (Fiber-to-the-Site).
L’accordo di condivisione delle infrastrutture passive di rete, punterebbe ad una copertura su base nazionale, partendo dagli attuali 10.000 siti, circa il 45% del totale delle torri delle due società. In sostanza, si parla di contenimento dei costi e consolidamento delle circa 22.000 torri di TLC in Italia, comprese le infrastrutture wireless italiane (Inwit), controllate al 60% da Tim.
Il piano Tim per il triennio 2019-2021 pone le basi per la modernizzazione e la semplificazione, con un ruolo centrale dell’intelligenza artificiale nei futuri investimenti. Il piano strategico contiene, per la parte Consumer, l’obiettivo di riportare razionalità sul mercato fisso e su quello mobile, ripartendo dai vantaggi competitivi già consolidati (qualità, dimensioni e competenze tecniche). Inoltre, si attende la crescita dal 45% (2018) all’80% (2021) della penetrazione dell’ultrabroadband rispetto ai clienti broadband di Tim.
Considerando i Contenuti, si punterà sulla diversificazione rispetto ai competitors, rilanciando l’offerta come piattaforma di aggregazione media, arricchendo il catalogo dei contenuti anche attraverso nuove partnership.
 
Il ruolo dell’unità Business sarà finalizzato a trasformare Tim nel fornitore di riferimento e top partner di qualità ICT per le PMI e proporsi come primario fornitore di soluzioni ICT per i grandi clienti. Nel triennio si attende una crescita significativa dei ricavi da servizi ICT per raggiungere il 48% dei ricavi totali del segmento Large Business.
Per quanto riguarda la Unit Wholesale si intende difendere la quota di mercato di accesso e mantenere la leadership nella copertura con la banda ultralarga, con un raddoppio atteso degli accessi in fibra, a raggiungere circa 4,1 milioni.
Infine, Tim per il Brasile prevede un aumento dei clienti nel mobile post-paid raggiungendo circa il 50% della base clienti un incremento dei ricavi B2B. Si prevedono, inoltre, 1,2 milioni di clienti per la fibra nell’ultrabroadband residenziale.
Tra gli obiettivi finanziari, la riduzione dell’indebitamento di Gruppo con target attorno a 22 miliardi di euro nel 2021. 
Andrea Chiappettahttp://www.andreachiappetta.it/
Creo ecositemi, credo nell’innovazione e penso che lo studio continuo e il confronto siano gli ingredienti per realizzare sinergie e soluzioni. Autore di Italia.Next edito da Rubbettino.

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