Cosa serve per ripartire?

Il problema è da ritenersi molto serio, sia per la quantità dei danari, e sia per la capacità di spesa. Si è parlato di migliorare il servizio sanitario nazionale, dal momento che ha mostrato diverse sorprese dinanzi alla situazione epidemica del covid19.

Per ripartire, bisognerebbe cercare di non costruire una rete a livello nazionale per un fatto contingente.

Non a caso, di Spallanzani ce n’è uno, non bisogna crearne altri 19. Probabilmente, trovando gente intelligente e che pensi in primis al paese e poi al resto, si potrebbe ipotizzare di trasformare i vecchi presidi dei piccoli centri, come già è stato scritto nel 1996. Le piccole strutture possono avere un centro di accettazione, il relativo ambulatorio e un collegamento tramite le tecnologie digitali, che consenta il collegamento tra i piccoli centri e un centro specializzato, aggiungendo anche il medico di medicina generale.

Riformare la PA

Per fare ciò, basti ricordare i progetti presentati già con il ministro Veronesi, che mi chiamò quale esperto nel Consiglio Superiore di Sanità, in particolare per la telemedicina. I progetti devono riguardare in primis la riforma della pubblica amministrazione, possibilmente non a chiacchiere ma bensì con proposte serie che siano misurabili e quantificabili. Devono creare degli indicatori per una prima valutazione alla scadenza del primo triennio al fine di verificare se la cura effettuata è quella giusta, oppure ha necessità di varianti.

Investire sulla digitalizzazione e sulle infrastrutture del territorio

La seconda parte di investimenti riguarda la digitalizzazione e le relative infrastrutture sul territorio, non è infatti concepibile che in un governo, un ministro cerchi di adoperare una parabola nota “Lazzaro, alzati e cammina” in quanto abbiamo visto che non sanno chi è Lazzaro e quindi, figuriamoci se cammina. Bisogna costruire pezzo su pezzo confortato anche da una profonda formazione, sia da parte della pubblica amministrazione e sia da parte dei cittadini.

Politiche per i giovani

Terzo punto, una politica per i giovani che comprenda l’innovazione tecnologica, l’occupazione programmata, e l’intensificazione di esperienze presso le PMI. Ciò al fine di avere quel mix tanto chiacchierato che riguarda l’unione tra l’esperienza accademica e quella del lavoro senza trovare nomi e nomignoli che fanno molto chiasso e non producono nessun risultato. Non a caso, basta guardarsi indietro per capire il fallimento.

Agevolazioni alle imprese

Quarto punto, l’impresa deve essere esonerata da qualsiasi spesa per un periodo di tempo pari a tre anni, dando un rimborso al giovane stagista pari a 750/1000 euro senza fare né elemosina, né mortificazione e né chiasso che non serve. Cosa serve? agire e comunicarlo il giorno dopo per mettere a conoscenza il paese che è stato preso un provvedimento giusto, che permette a qualsiasi giovane di dialogare e fare la propria esperienza presso un’azienda.

Coordinazione col mondo accademico

Il tutto se possibile collegato, come già detto, al mondo accademico. Chiamatelo come volete, anche ristoro, o primo, o secondo piatto, è la stessa cosa. Non ci stiamo a formalizzare sul nome in quanto il paese è stanco di sentire di rilancio, rinascita e cura Italia. Provate in via preventiva prima a curarvi, e poi a fare i provvedimenti, evitando di avere uomini di governo che non hanno memoria e non riescono neanche a capire cosa fa la mano destra o la sinistra, o meglio è facile, in quanto fanno niente.

Sono solo alcuni punti che lanciamo al governo certamente non risolutivi, ma sono indicativi e vanno miscelati con tante altre buone iniziative per tirare fuori il vero progetto che riguarda il nostro paese dando la facoltà di inventarne il nome se i contenuti sono buoni.

SI-IES srlhttp://www.si-ies.it/
SI-IES Istituto Europeo Servizi srl è una società di consulenza strategica e direzionale, dinamica ed innovativa, che propone servizi e soluzioni altamente professionali per generare valore e centrare gli obiettivi del cliente. Gli elementi distintivi che caratterizzano il modo di operare sono competenza, affidabilità, esperienza, passione ed entusiasmo, proponendo soluzioni "chiavi in mano" che includono l'intera filiera realizzativa.

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share