Uno dei punti fondamentali per la ricerca è la creatività: questo è anche il refrain della SI-IES.
Non sempre un’idea viene apprezzata e utilizzata, come dimostra il fatto che in Italia si inventa molto e si brevetta poco: gli ostacoli burocratici frenano, e non poco, la proposta innovativa italiana. I risultati delle fallimentari politiche italiane per l’innovazione le ritroviamo ogni giorno sfogliando le pagine dei principali quotidiani.
Nel 2020 gli investimenti di venture capital hanno raggiunto la cifra record per il nostro Paese di 592,2 miliardi di euro. La tecnologia è il settore nel quale si incontra buona parte della vena innovativa: secondo la SI-IES e Sentieri Digitali, nel campo dell’innovazione tecnologica la cybersecurity è uno degli ambiti che meriterebbe più attenzione; è un mercato che, compresi i servizi software, vale due miliardi di euro e che è tornato alla ribalta delle cronache recenti a causa del temuto Log4Shell.
Altro settore scoperto è quello della gestione dei dati: Big Data, intelligenza artificiale e cognitive computing sono mercati che valgono all’incirca un miliardo e mezzo di euro e sono in continua crescita. Nella gestione dei dati, secondo la SI-IES servono soluzioni architetturali con lo scopo di ottenere e incrociare dati che siano chiaramente leggibili e facilmente integrabili.
Infine, la nuova frontiera è il metaverso. La SI-IES ha dieci visori per la realtà aumentata e per la realtà virtuale acquistati da tre anni circa: è necessario essere lungimiranti e abituarsi all’utilizzo di queste tecnologie nell’ottica dell’implementazione del metaverso. Uno dei punti qualificanti per la SI-IES è rappresentato dalla formazione con realtà aumentata e realtà virtuale da realizzare con l’ausilio della tecnologia metaverso, attualmente in fase di sviluppo. La piattaforma c’è, va implementata, supportata e perfezionata: la SI-IES punta al PNRR per poi arrivare a fare dei test e creare, come già detto, un nuovo modello educativo e operativo sia da remoto che in presenza.
Il metaverso sta entrando di prepotenza in svariati settori, dalle attività lavorative fino a quelle ludiche, in ambienti ricreati digitalmente e interagibili con occhiali AR, visori VR, computer e smartphone.