La SI-IES ha partecipato con successo all’avviso pubblico “Digital Impresa Lazio” POR FESR 2014-2020: “Contributi per il sostegno dei processi di digitalizzazione delle imprese del Lazio” per il quale la Regione Lazio ha stanziato 5 milioni di euro. Il bando è stato indetto con l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso la promozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico affiancati dall’utilizzo di soluzioni ICT. Il proposito è in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea, con la Strategia Nazionale per la Crescita Digitale, con l’Agenda Digitale Lazio e con le priorità della Smart Specialization Strategy (S3).
Il perno è l’utilizzo delle soluzioni tecnologiche e prevede uno sviluppo in varie aree di interesse (10, dalla lettera “a” alla lettera “j”) a partire dall’e-commerce al digital marketing; dalla stampa 3D alla logistica digitale; dall’amministrazione digitale ai sistemi integrati e ogni progetto prevede la partecipazione di PMI o anche di Liberi Professionisti. La SI-IES (con sede operativa nel Lazio) ha partecipato facendo domanda per il contributo garantito presentando il progetto dal nome “New Friendly Website” (NFW) attraverso cui si cerca di enfatizzare il ruolo che i siti web stanno avendo in questi ultimi anni, considerando che possono migliorare la qualità delle informazioni da dare all’utente attraverso un sistema di facile accesso e immediata comprensione. Il sito in questione è l’e-magazine “Sentieri digitali”, nato nel 2007 e attivo da allora come mezzo di comunicazione. Si è posta la necessità di dover aggiornare il sito dandogli un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca e aumentando la visibilità, qualsiasi siano le richieste degli utenti. Pertanto, attraverso un’azione di ottimizzazione -SEO- si punta all’adozione della strategia migliore per aumentare visibilità e migliorarne immagine e popolarità anche col fine di favorire processi di business.
Le iniziative che si sviluppano, sia a livello regionale sia europeo, rispecchiano quegli standard presenti a livello europeo e che offrono alle PMI la possibilità di adottare il piano migliore per potersi innovare seguendo una certa coerenza nel raggiungere gli obiettivi innovativi per poter abbattere anche quelle disuguaglianze che, purtroppo, contraddistinguono ogni paese. Esiste infatti un indice di digitalizzazione (classifica) dell’economia e della società della Commissione europea (DESI) che nel 2020 ha rilevato una perdita di posizione da parte dell’Italia rispetto al 2019, anno in cui eravamo al ventiquattresimo posto su 28 Paesi. Nell’ambito delle competenze digitali dei cittadini occupiamo l’ultimo posto e siamo molto carenti sulla digitalizzazione delle imprese, uso dei servizi pubblici digitali e formazione del capitale umano.
Molto impegno e tante energie si stanno mettendo in campo per fronteggiare una situazione di crisi generale (a partire da quella sanitaria e poi economica, politica, sociale) che non si vedeva almeno dagli anni del dopoguerra e che ha bisogno di azioni forti che, se non vengono concretizzate subito, rischiano di portare soltanto confusione e, speriamo di no, a collisioni sociali dovute anche, e non solo, alle disuguaglianze sociali e culturali (alcune già in atto). Il risultato sarà quello di una penalizzazione delle persone con meno possibilità di accesso alla tecnologia.
Attraverso le iniziative proposte dalle regioni, tra cui anche quella in oggetto, si sta adottando una politica di valorizzazione dell’accessibilità che sta rendendo molto più fruibili i servizi pubblici della PA. Il Covid-19 ci ha immersi totalmente nell’era digitale e adesso sta a noi capirne le potenzialità e le possibilità che può offrire per il miglioramento della vita di tutti.