La scuola verso il digitale

Oggigiorno assistiamo ad un processo di “Digital Transformation”, un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi e sociali.

Tali cambiamenti tecnologici hanno generato un livello senza precedenti di raccolta ed elaborazione dati, destinato a subire un’ulteriore  espansione con le nuove applicazioni dell’Internet delle cose, della  robotica e della realtà aumentata.

Come influiranno questi cambiamenti nel mondo del lavoro?

Il classico modo di vedere il lavoro sembra stia cambiando radicalmente. Da un lato le nuove innovazioni tecnologiche stanno portando all’introduzione di nuove figure professionali, dall’altro i processi aziendali stanno cambiando, apportando non pochi vantaggi all’intero assetto organizzativo.

In questo contesto si inserisce il Piano Industria 4.0, presentato dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, finalizzato alla modernizzazione del tessuto industriale attraverso l’integrazione di tecnologie innovative e la digitalizzazione del mondo manifatturiero.

A tal proposito, la SI-IES ha creato un “Digital Innovation Hub Virtuale”, costituito da professionisti altamente specializzati allo scopo di sensibilizzare le imprese sulle opportunità esistenti in ambito Industria 4.0 e fornirgli gli strumenti utili alle attività di pianificazione di investimenti innovativi.

Ma come preparare i giovani a questi nuovi cambiamenti? Sicuramente la formazione non può che partire dalla SCUOLA, ente di formazione ed educazione per eccellenza.

I giovani fanno continuamente uso di device e di contenuti che transitano in Internet, il che rende necessario informarli sulle potenzialità ma soprattutto sui rischi legati ad un uso non corretto delle nuove forme di comunicazione digitale.

Oggigiorno, 2,8 miliardi di persone usano i social network, tra cui molti sono ragazzi.

La gran parte dei genitori non mostra le dovute preoccupazioni convinti di adottare le precauzioni necessarie e di condividere responsabilmente le informazioni online.

La convinzione, perciò, che i social siano uno spazio personale conferisce un senso di intimità che porta gli utenti a condividere informazioni sensibili, che possono essere utilizzate da terze persone a loro discapito.

Da qui il difficile compito della scuola di educare ad un uso corretto dei social network, magari organizzando, in accordo con il MIUR, moduli formativi multidisciplinari sul tema.

Il MIUR dovrà assumere il ruolo di abilitatore del cambiamento, consapevole che si riuscirà a godere dei reali vantaggi legati all’uso delle nuove innovazioni tecnologiche solo se si collabora alla creazione di un mondo più sicuro e controllato.

Un primo passo verso la digitalizzazione della scuola potrebbe consistere nell’utilizzo delle innovative piattaforme di formazione e-learning, creando lezioni interattive che meglio stimolino l’attenzione degli studenti e corsi specifici miranti l’acquisizione di competenze professionalizzanti, rispondendo in pieno agli obiettivi del piano alternanza scuola/lavoro elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca”.

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