Stop and Go

Abbiamo seguito, come già pubblicato su Sentieri Digitali, il bando AGENAS per la realizzazione di una piattaforma per la telemedicina.

Molto fermento, molto interesse sull’argomento, ma dal punto di vista operativo gestionale si ha un blocco.

Si è provveduto a fare diverse cordate sulla carta anche sfidanti almeno per il nome della società.

Il dramma come al solito è nei contenuti. Quando si fa un progetto bisognerebbe come si dice in diritto seguire anche le cornici normative.

In questo caso le cornici debbono avere linee da perseguire, contenuti ed interfaccia sia con società di servizi e sia con società manifatturiere.

Un ruolo importante potrebbe essere quello delle PMI.

La SI-IES sull’argomento ha scritto e proposto diverse soluzioni per mezzo del Digital Innovation Hub Virtuale ha dedicato una seduta sull’argomento Telemedicina invitando uno dei maggiori esperti del nostro Paese.

In sostanza si può affermare che si conosce discretamente bene sia i devices, il ruolo della connettività, della riservatezza e come far dialogare il sistema.

È stato ipotizzato più volte il ruolo del medico condotto o di base, il ruolo della farmacia, casa dell’utente, etc…

Si è parlato a lungo del contenuto del fascicolo sanitario elettronico, come creare un modello standard, etc…

È stata fatta un’analisi per quanto riguarda i devices e sono emerse delle novità e difficoltà.

In primo luogo, il device portatile ma che non comunica con nessuno; il device portatile che comunica con il centro servizi ed infine si è riscontrato una forte carenza di tipo conoscitivo, informativo e carenza d’informazione.

Pensate un po’ al lavoro che si può fare presso le RSA, presso gli ospedali che abbiamo proposto l’istituzione nell’ambito dell’istituzione ospedaliera di una divisione denominata telemedicina.

Enunciare la creazione senza avere in mente l’aspetto organizzativo e gestionale significa parlare ancora di sperimentazione che non è il caso della telemedicina.

Il mondo del servizio sanitario nazionale dev’essere più incisivo, più coerente, più presente e trasferire all’esterno che si ha la volontà di fare.

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