Telemedicina in cardiologia: il progetto Remote in Sardegna

La telemedicina è uno degli strumenti più importanti per riuscire a distribuire sul territorio cure mediche a livello di eccellenza tenendo sotto controllo i costi di gestione. mediante tale tecnologia, l’expertise dei migliori centri specialistici può essere fornita a distanza con la stessa efficacia di una presenza fisica in loco.

Ne è esempio il progetto inaugurato in questi giorni presso l’ospedale di Lanusei, piccolo centro dell’Ogliastra, in Sardegna, denominato Remote, finalizzato al consulto a distanza sii bambini con presunte cardiopatie congenite. Fino ad oggi, per ottenere una diagnosi accurata da un cardiologo pediatrico dell’ospedale Brotzu di Cagliari, l’unico centro specializzato in Sardegna per tali patologie, era necessario o trasferire il neonato oppure (ed è successo per ben 452 piccoli, solo negli ultimi mesi) è stato il responsabile del reparto, dottor Roberto Tumbarello, a recarsi di persona a Lanusei.

Ora non sarà più necessario spostare le persone (medici o piccoli pazienti) per un consulto: l’ospedale di Lanusei ha a disposizione un ecografo ad elevate prestazioni le cui immagini sono inviati in via telematica presso lo studio dei medici specialistici di cardiologia pediatrica a Cagliari. Poiché la trasmissione dei dati avviene in tempo reale, si svolge un dialogo con il medico che utilizza l’ecografo in modo che egli venga “guidato “ dagli esperti del Brotzu.

Remote (acronimo di Risorse e modelli organizzativi in telecardiologia) annulla le distanze e consente di ottenere una diagnosi di alto livello specialistico facendo riferimento ai migliori centri di eccellenza, in tempi immediati e senza costi di trasferimento. Un progetto che si è dimostrato efficace ed economico al punto da poter consentire perde il prossimo anno uno screening su tutti i nuovi nati, da effettuarsi entro il primo mese di vita al fine di poter affrontare immediatamente eventuali patologie cardiache congenite anche di lieve entità.

il progetto è la dimostrazione di quanto utilmente la tecnologia possa essere inserita all’interno sistema sanitario creando le condizioni per un miglioramento delle prestazioni offerte al cittadino, senza che ciò significhi un aumento dei costi per la collettività. in questa ottica sarà possibile riorganizzare le strutture ospedaliere del territorio puntando ad una maggiore specializzazione, poiché ciascuna di esse potrà avvalersi delle competenze che verranno a raggrupparsi per aria specialistica in una sola struttura del territorio. ciò consente di evitare duplicazioni di strutture che non raggiungono una massa critica di pazienti tale da sviluppare una eccellenza di cure, elemento essenziale per un reale miglioramento del sistema sanitario nazionale.

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