Un anno e mezzo dall’avvio del 5G
Lo sviluppo della rete 5G aveva dato grandi aspettative nel 2019, tanto che nel mese di giugno, ci furono le prime offerte (TIM e VODAFONE) per i cellulari di quinta generazione. Poi nel 2020 la pandemia ha paralizzato il mondo ed ha fatto saltare tutte le roadmap e lo sviluppo della rete. Inoltre, si sono aggiunti altri ostacoli, relativi ai rischi socio-sanitari, con l’ostruzionismo di alcune giunte comunali (#STOP 5G) che hanno impedito l’installazione o l’aggiornamento degli impianti della rete.
Ulteriore rallentamento, in questo caso verso gli operatori, è dovuto all’esercizio del Golden Power da parte del Governo italiano.
Golden Power
“Al fine di salvaguardare gli assetti delle imprese operanti in ambiti ritenuti strategici e di interesse nazionale, è stata disciplinata la materia dei poteri speciali esercitabili dal Governo nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché in alcuni ambiti ritenuti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti, delle comunicazioni.”
Pertanto, il Governo, ha facoltà di intervenire nelle transazioni di mercato grazie ai poteri speciali inerenti le reti di telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G.
“L’impresa che stipula, a qualsiasi titolo, contratti o accordi aventi ad oggetto l’acquisizione di beni o servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti relative ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G, ovvero acquisisca, a qualsiasi titolo, componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione, quando posti in essere con soggetti esterni all’Unione europea, deve pertanto presentare una notifica ai sensi della normativa sul Golden Power”.
Competitor di rete
Fastweb è stata interessata in almeno tre occasioni distinte: con Samsung per le reti Fwa (Fixed Wireless Access), con Zte per l’acquisto di tecnologia 5G, infine, con la fornitura di apparati di rete 5G con Huawei poi bloccata, anche se non è statoa confermata la notizia. (Reuters).
Tim, Vodafone, WindTre e Iliad sono pronte con le loro offerta 5G e per ultima si è aggiunta Fastweb.
Rete Nsa (Non stand-alone)
Le frequenze delle telecomunicazioni sono intorno ai 3.700MHz e ai 26 GHz, mentre quelle intorno ai 700MHz sono occupate dal segnale televisivo digitale terrestre che, entro il 2022, dovranno restare sotto i 700MHz proprio per far spazio alla rete 5G.
Attualmente siamo ancora in rete 5G Nsa (Non stand-alone), ovvero quella utilizzata dal network 4G. Questa rete ancora non riesce a sfruttare tutti i vantaggi specifici della rete di quinta generazione, come l’alta velocità, bassa latenza, maggiore capacità e connettività e non arriva in tutti i comuni italiani. Per poter usufruire di tutto questo bisogna però aspettare la rete 5G Sa (Stand alone) che sembra aver fatto passi in avanti come scritto nel Whitepaper di ZTE.
Smartphone in commercio
Gli attuali modelli di ultima generazione sono dotati di un modem 5G che ha la capacità di funzionare sia in Nsa sia con Sa in modo tale da non essere costretti a cambiare dispositivo nel momento in cui si passerà alla rete 5G Sa. L’accesso al mercato della telefonia 5G si è abbassata molto, ad’oggi, con una spesa di circa 300€ si può acquistare uno smartphone di quinta generazione per poi arrivare ai top di gamma che però hanno un prezzo ben superiore ai 1000€. I maggiori produttori di questi smartphone sono per lo più cinesi e quelli attualmente in Italia sono: Apple, Huawei, Samsung, Xiaomi, LG, Motorola, OnePlus, Oppo, Realme, Redmi e Vivo.