Abbiamo scritto molto per l’IoT: le città intelligenti, cose intelligenti, oggetti interconnessi tra loro e gestiti con lo smartphone.
Già si parla di internet dei sensi e quindi oltre la vista, l’udito, l’olfatto, il tatto, il gusto. La IX edizione del Report annuale Hot Consumer Trends ha evidenziato diverse novità. Tra queste, ci sono gli occhiali in realtà aumentata che riproducono il percorso per arrivare al luogo di destinazione; dispositivi per la bocca capaci di amplificare il gusto di un cibo per replicare il sapore dei propri alimenti preferiti; la percezione degli odori tipici di campagna.
Sono solo alcuni titoli degli effetti messi in pista da internet dei sensi, un insieme di tecnologia e servizi che nasceranno dalla connessione tra la tecnologia e i cinque sensi favorita dalle attuali esperienze basate su uno schermo dello Smartphone, laptop, Smartwatch.
La distanza tra realtà fisica e realtà digitale si sta avvicinando velocemente. Emergono nuovi paradigmi tecnici, abilitati dalla crescita innovativa delle diverse tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, il 5G ed il mondo della digitalizzazione, compreso il nostro www.dihv.it che è impegnato nella trasformazione digitale.
Molti sono convinti che il gap tra pensiero e azione tenderà a scomparire o, almeno, a ridursi di molto: tastiere mosse e i device che oggi consentono di accedere a servizi e applicazioni che sfruttano la nostra mente come interfaccia. Questo azzererà tempi e passaggi a favore dell’istantaneità. Vuol dire che quando, ad esempio, avremo davanti a noi una mappa, il formato sarà in digitale e non avremo bisogno di prendere il telefono, aprire Google Maps e inserire le coordinate: basterà la “forza del pensiero”. È un pensare molto vicino alla realtà.
