Netcomm E-commerce Forum 2012

Il mercato italiano del commercio elettronico sembra reggere alla crisi e alla sfiducia generalizzata, con potenzialità di trasformarsi in motore di rilancio per l’Italia. Gli utenti online sono cresciuti, da aprile 2011, dell’11%, arrivando a 10 milioni negli ultimi tre mesi di quest’anno (fonte Human Highway). Anche fatturato e export sono in crescita, con stime che parlano di un fatturato previsto per il 2012 di circa 9,5 miliardi di euro. Le imprese di casa nostra devono però oggi confrontarsi con il gap rispetto al resto d’Europa, per quanto concerne alfabetizzazione digitale, acquisti online, banda larga, vendite crossborder, per cercare di riprendere in mano le sorti dell’economia italiana.

Questo il messaggio provenuto dall’analisi dei dati presentati nel corso del Netcomm eCommerce Forum 2012, svoltosi lo scorso 16 maggio a Milano nella sua settima edizione, alla presenza di circa 4000 persone tra aziende, professionisti e giornalisti. Secondo Roberto Liscia, Presidente di Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano “una partecipazione che dimostra il grande interesse per il canale in questo momento di grande incertezza economica”. Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2C Netcomm-Politecnico di Milano ha dichiarato: “Secondo le stime, la crescita del commercio elettronico italiano per il 2012 si manterrà intorno al 18%, un valore poco distante da quello dello scorso anno, per un fatturato previsto di circa 9,5 miliardi di euro. L’export, composto per il 55% dal turismo e per il 33% dall’abbigliamento, cresce del 21% e raggiungerà a fine 2012 un valore totale di oltre 1,6 Miliardi di euro”.

Tuttavia l’Italia importa ancora troppo, 2,8 miliardi di euro, e gli italiani usano ancora troppo poco internet rispetto agli altri europei: il nostro Paese resta indietro sia per innovazione tecnologica e produttività, posizionandosi esattamente nel quadrante opposto rispetto agli USA, sia per quanto riguarda la competitività e la penetrazione della banda larga. Dati che fanno intendere che a poca innovazione tecnologica corrisponda bassa produttività. L’impegno di Netcomm si è dunque focalizzato quest’anno su temi quali trasparenza, codici di condotta e progetti di formazione, con il supporto alla nascita dell’Associazione Europea, al progetto “MyBank” e alla cabina dell’Agenda Digitale Italiana che ha fissato gli obiettivi per il 2015: acquisti online per il 50% della popolazione, media attuale europea 56% contro una media attuale italiana del 49%; acquisti online all’estero per il 20%; vendite/acquisti online per il 33% delle PMI, media attuale europea vendite 12% e acquisti 19% contro una media attuale italiana vendite 4% e acquisti 11%.

“La strategia di Netcomm si baserà quindi su 5 pilastri fondamentali – ha poi dichiarato Roberto Liscia – ovvero sviluppo dell’offerta, incentivi alla domanda e all’export, semplificazione delle regole, sviluppo di sistemi di pagamento-logistica, codici-condotta-certificazione. Tra le proposte per le imprese chiederemo la detassazione parziale dei ricavi delle PMI da eCommerce internazionale B2C e la concentrazione dei fondi europei su priorità coerenti con gli obiettivi dell’Agenda Digitale. Per le famiglie, IVA ridotta al 10% per eCommerce di prodotti B2C, sviluppo di sistemi di pagamento elettronici di home banking basati su SEPA come MyBank e certificazioni di qualità. Inoltre la creazione di distretti virtuali digitali e consorzi di imprese attraverso opportuni strumenti finanziari, sviluppo di piattaforme WIKI delle imprese del Made in Italy per consentire alle piccole aziende italiane di consorziarsi e la creazione di un Istituto per il Commercio Estero Digitale. Perché l’Europa e il mercato unico digitale, con 500 milioni di consumatori, è un’opportunità di rilancio del nostro Paese che non possiamo lasciarci sfuggire”.

Il Forum di quest’anno si è svolto all’insegna dell’apertura dei confini e della sfida che le aziende italiane devono cogliere per entrare nel mercato unico digitale, facendo fronte agli ambiziosi obiettivi fissati dall’Agenda Digitale. Per questo motivo Diennea-Magnews, azienda specializzata in digital direct marketing, ha voluto presentare in anteprima in questa occasione un esperimento di divulgazione basato sull’uso del linguaggio, con la convinzione che il modo in cui ci si esprime contribuisca a costruire la realtà che ci circonda e il modo in cui viene percepita: un progetto che comprende una serie di tre spot girati interamente a Faenza, sui temi più complessi del nuovo mondo digitale, con protagoniste le persone comuni del mercato e il loro dialetto romagnolo.

“In un momento di difficoltà economica come quello che sta attraversando il nostro paese è quanto mai utile e lungimirante che le nostre aziende investano nelle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per non restare indietro in quel processo di innovazione che sta abbracciando tutti i settori produttivi in ogni parte del mondo – ha affermato Maurizio Fionda, CEO Diennea-MagNews – Ma il modo in cui comunicano ciò che fanno, che si tratti di prodotti fisici o immateriali, non può prescindere dagli utenti finali e dai codici linguistici in loro possesso. Per cui, per quanto risulti ovviamente più immediato rendere l’idea del “valore” di una scarpa in cuoio lavorata a mano che quello di un’attività di email marketing, ci si può impegnare affinché la comunicazione di chi realizza manufatti artigianali di alta qualità made in Italy come di chi lo supporta a titolo di marketing, e-commerce o engagement, risulti più chiara, semplice, diretta, aumentandone di conseguenza la conoscenza presso il vasto pubblico”.

Oltre che sulle modalità di comunicazione l’attenzione è stata puntata sulle modalità di pagamento, con focus particolare su MyBank: soluzione di pagamento elettronico che potrà rendere più facile e più sicuro vendere e acquistare beni e servizi su Internet a livello paneuropeo. Una soluzione che permetterà ai clienti di pagare i propri acquisti online tramite il loro online banking abituale o la loro applicazione per i pagamenti.

MyBank supporterà l’avvio dei bonifici SEPA e la creazione di mandati SEPA Direct Debit, ma potranno seguire pagamenti tramite altri dispositivi, quali smartphone e tablet, e operazioni in altre divise. Eba Clearing, fornitore di soluzioni di pagamento pan-europeo di proprietà di 65 delle principali banche operanti in Europa, intanto ha convalidato in parallelo alla conferenza EBA day a Edimburgo ed al Netcomm e-Commerce Forum a Milano il forte sostegno che la soluzione di e-payment MyBank ha ottenuto tra i principali operatori del mercato in Italia: alcune delle principali banche italiane e dei merchant si preparano infatti a partecipare alla fase pilota, che inizierà il 4 giugno 2012, con la previsione di rendere disponibile successivamente la soluzione MyBank ai consumatori in tutta Europa dagli inizi del 2013.

"La comunità italiana di e-merchant è molto favorevole a questo metodo di pagamento elettronico semplice e sicuro, che ha il potenziale per essere utilizzato dai consumatori ovunque in Italia e in Europa" ha commentato Roberto Liscia "MyBank consentirà agli esercenti italiani di espandere più facilmente il proprio business e di raggiungere anche i clienti che non si sentono a proprio agio utilizzando uno degli attuali metodi di pagamento online".

MyBank punta anche a soddisfare le esigenze del programma di digitalizzazione del Governo italiano e gli obiettivi della Commissione europea come indicato nel Libro verde "Verso un futuro integrato per i pagamenti con carte, internet e mobile".

Progetti che guardano oltreconfine e un premio per volare a Barcellona con candidatura all’European e-Commerce Award del 4-5 e 6 giugno. In occasione del Forum, infatti, è stato assegnato il Netcomm e-Commerce Award 2012, alla sua prima edizione. Il riconoscimento è andato a Saldi Privati, premiato come modello di business e per il successo ottenuto quale club italiano di vendite “solo su invito”, con oltre un milione e mezzo di clienti.

“Con i suoi 4000 preaccreditati, il Netcomm eCommerce Forum ha dimostrato quest’anno che le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali sono un tema urgente non solo per addetti ai lavori, ma anche per la comunità imprenditoriale che è pronta alla sfida dell’online – ha commentato in chiusura il Presidente di Netcomm– L’obiettivo è anche quello di creare spirito innovativo nei confronti di quelle imprese che non hanno ancora avuto il coraggio di intraprendere questa strada. Un percorso, quello dell’e-commerce, che noi consideriamo fondamentale per il miglioramento della competitività del nostro Paese. Infine, con questo premio ci allineiamo all’European e-commerce Award, al quale il vincitore italiano parteciperà a Barcellona i primi di giugno.”

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