Il primo ottobre scorso la Commissione europea ha presentato la sua relazione annuale dedicata al controllo dell’applicazione del diritto dell´Ue nell’anno 2009, in cui viene sottolineata l’importanza fondamentale di una piena e corretta applicazione del diritto dell’Ue per il rispetto dei diritti e degli obblighi da esso creati.
Dalla relazione emerge che il principale problema è il tardivo recepimento delle direttive da parte degli Stati membri, nonostante siano stati messi in campo interventi in partenariato per sviluppare strumenti per evitare tale problema e garantire un’applicazione efficace del diritto dell’Ue. La gestione della Unione Europea sul piano delle leggi sta diventando sempre più complessa e articolata: attualmente l’UE gestisce circa 8.000 atti giuridici in vigore in 27 Stati membri, affrontando inevitabili difficoltà.
Le principali indicazioni riportate nel documento della Commissione riguardano alcuni elementi per quali presentiamo una sommaria sintesi dei contenuti della Relazione
Procedura di infrazione
La procedura di infrazione è essenziale per garantire la corretta applicazione del diritto dell’Ue. La relazione conferma l´elevata percentuale di casi risolti senza l´intervento della Corte di giustizia (95% delle denunce archiviato prima della pronuncia della Corte). Alla fine del 2009, la Commissione si è trovata a trattare quasi 2900 casi tra denunce e infrazioni, con un calo del 16% rispetto al 2008 e una diminuzione del 26% per quanto riguarda le procedure di infrazione per mancata comunicazione di misure di recepimento delle direttive. Il numero di procedure di infrazione avviate in seguito a denunce è sceso del 15% rispetto all’anno precedente. I settori che contano il maggior numero di procedure restano l’ambiente, la fiscalità, l’energia, i trasporti e il mercato interno. Settori prioritari d’intervento – La relazione individua i progressi compiuti nell’ultimo anno a livello di attuazione, gestione e applicazione del diritto Ue.
Ritardi nel recepimento e misure preventive
Nonostante i lievi miglioramenti registrati quest’anno, il recepimento tardivo resta un problema diffuso e sistematico che nuoce ad imprese e cittadini dell’Ue. La Commissione incoraggia una maggiore cooperazione con gli Stati membri a livello di misure preventive per garantire un’attuazione e un’applicazione più efficaci e tempestive della normativa.
Tavole di concordanza
Le tavole di concordanza contribuiscono alla trasparenza e migliorano l’accesso al diritto. Esse favoriscono la cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri nell’esame del recepimento, consentendo l’individuazione tempestiva dei problemi e il dialogo per evitare che in un secondo tempo sorgano difficoltà più persistenti. La Commissione continuerà a sensibilizzare tutte le istituzioni dell’Ue alla necessità di fornire in maniera generalizzata dette tabelle.
Gruppi di esperti. La loro importanza nella gestione dell’applicazione del diritto dell’Ue viene evidenziata con esempi che confermano la grande varietà e il volume delle attività volte a ottimizzare i vantaggi della legislazione Ue.
Risposta alle attese dei cittadini e registrazione delle denunce
Continuano a essere sviluppati, con risultati positivi, strumenti orizzontali quali Solvit ed Eu Pilot. Benché sia aumentato il volume dei casi gestiti da Solvit, quest’ultimo è riuscito a mantenere un tasso di successo costantemente elevato. Eu Pilot consente di risolvere tempestivamente i problemi di recepimento e/o applicazione. Gli Stati membri contribuiscono attivamente alla riuscita di questi strumenti.
Questioni relative all’applicazione
Occorre prestare maggiore attenzione alle misure di applicazione nell’elaborazione della nuova normativa. Queste possono avere applicazione orizzontale o essere destinate a settori specifici.
Laddove la legislazione dell’Ue contiene misure di applicazione, quali il diritto di presentare ricorso avverso una decisione, la Commissione si adopererà per garantirne un completo utilizzo, e in particolare la loro corretta attuazione e applicazione. Procedure di infrazione. La Commissione conferma, aggiornando tale priorità, la necessità di privilegiare un’applicazione tempestiva ed efficace della legislazione, nell’interesse generale del maggior numero possibile di cittadini e imprese.
Stesura di relazioni
La legislazione dell’Ue prevede spesso che la Commissione sia tenuta a redigere una relazione sul periodo iniziale di applicazione di una misura. La Commissione sottolinea che grazie a tali relazioni, elaborate sulla base dei contributi degli Stati membri, viene prestata maggiore attenzione alla valutazione dell’impatto della legislazione dell’Ue.