Intervistiamo un giovane candidato per le prossime elezioni alla Regione Lazio, Piergiorgio Liberati. Un giovane che così si presenta ai suoi elettori:
“prima di tutto un marito ed un papà di 37 anni, giornalista esperto di tematiche energetiche ed ambientali. Poi un cittadino che vorrebbe avere la possibilità di dimostrare che c’è un altro modo di fare politica, che è quello di lavorare per l’interesse comune.”
Andrea Chiappetta: Piergiorgio, raccontaci qualcosa di te, per presentarti ai nostri lettori.
Piergiorgio Liberati: Ho 37 anni, sono sposato da 7, ho una figlia di 3 anni e mezzo e un altro in arrivo a giugno. Dopo una laurea in Giurisprudenza ho deciso di seguire la mia passione per la scrittura e le pubbliche relazioni. La passione, poi, si è trasformata in professione. Dopo due anni di master in giornalismo ho collaborato e lavorato per diversi quotidiani e nel 2007 ho iniziato ad occuparmi di energia per Libero Mercato, il quotidiano economico diretto da Oscar Giannino. Nel 2009 questa specializzazione mi ha portato, dopo la chiusura del giornale, al Gestore dei Energetici, la società che in Italia eroga gli incentivi per le fonti rinnovabili. Al Gse seguo la comunicazione scritta per l’amministratore delegato.
A.C.: Un giovane che ha deciso di "scendere in campo"?
P.L.: I cittadini devono riscoprire l’attivismo civico, riprendere in mano il proprio destino. Ci vorrà tempo, ma se tutti coloro che ne hanno la possibilità rifiutano di approcciarsi alla politica, questa resterà sempre nelle mani dei soliti noti e dei politici di professione.
A.C.: Perché con la lista Zingaretti?
P.L.: Mi è piaciuta molto l’idea di una Lista civica che su Roma è formata da 29 persone, dei quali solo quattro sono politici. Credo che con la sua Lista Civica, Zingaretti sia riuscito a coniugare la necessità di rinnovamento con l’esperienza di una persona corretta e che conosce i meccanismi di una macchina complessa come quella regionale.
A.C.: Quali sono le priorità della Regione Lazio secondo te?
P.L.: Nello specifico si sa che il debito della sanità pesa su tutti i settori della Regione. Quindi si dovrà intervenire rivoluzionando tutto, decongestionando gli ospedali, creando una rete territoriale di medici e punti di riferimento di alto profilo che non siano solo i Pronto soccorso, nei quali l’89% delle persone che vi accede viene rinviato a casa perché, fortunatamente, non ha un vero problema. Poi a cascata bisognerebbe intervenire sulla semplificazione normativa e il ritardo dei pagamenti che riguardano tutti le aree, a 360 gradi. Poi ci sono i trasporti su rotaia da sistemare, viste le disumane condizioni dei pendolari e parlerei anche di energia rinnovabile e raccolta differenziata: basta con le discariche, serve una tecnologia moderna, termovalorizzatori regolari.
A.C.: Cosa faresti per migliorare l’ambiente e l’Ict?
P.L.: Per l’ambiente bisogna intervenire in modo concreto sull’efficienza energetica e sulla mobilità elettrica. Nella produzione elettrica da fonti rinnovabili, l’Italia ha già raggiunto l’obiettivo europeo al 2020 con 8 anni di anticipo. È su termico, efficienza e mobilità che siamo molto indietro. Bisogna innescare un processo culturale che porti il cittadino a porre più attenzione alle tematiche ambientali. Sull’Ict, nel quale faccio rientrare anche la ricerca, la formazione e il tema dei giovani in senso più ampio, occorre saper sfruttare i bandi europei destinati ad hoc e che spesso, come nella consiliatura uscente, restano inutilizzati.
A.C.: Come puoi essere contattato?
P.L.: Sul mio sito piergiorgioliberati.it ci sono tutti i miei riferimenti ed è anche pubblicata una guida al voto.
A.C.: Il tuo slogan?
P.L.: Ho deciso di non fare manifesti, di non fare cene di sottoscrizione elettorale e anche di non avere uno slogan. La politica deve essere fatta di contenuti e persone oneste e trasparenti. Se ce la farò in questo modo, bene, altrimenti tornerò ad occuparmi di comunicazione.
