Quando abbiamo iniziato a parlare come SI-IES su Sentieri Digitali del metaverso invitando anche il primo competitor al mondo ospite del Digital Innovation Hub Virtuale eravamo visti come bestie strane. Oggi invece è importante perché ne parla la stampa nazionale.
Il metaverso secondo SI-IES come già descritto più volte trasformerà non solo il modo in cui vediamo le cose ma anche le modalità con cui vi partecipiamo a partire dall’industria alla meeting room.
Gli attori sono diversi dalle tecnologie disponibili; dai beni virtuali sovrani (NFT), l’utente nella veste di identità digitale decentralizzata, la cosiddetta takenizzaione; la finanza decentralizzata; le api decentralizzate; computing decentralizzato; storage decentralizzato; market place di NFT; market place di dati; NFT con riscatto fisico; agenti economici autonomi e data base decentralizzati.
Quanto detto sono di contorno ad un ruolo central che riguarda la governance decentralizzata che si cala in una piattaforma dove c’è software utente e hardware utente mentre gli asset interni sono di tipo fisico virtuali, di economia, di contenuti e l’identità proprietà.
Sempre come asset interni vi è spazio, valute, media, ed inoltre gli oggetti strumenti finanziari , dati, un ruolo importante è l’avatar e il market place.
Quando parliamo di metaverso si coniuga anche con l’impresa digitale
Secondo noi il metaverso è uno strumento naturale per l’impresa digitalizzata in quanto al centro di entrambi ci sono i dati come più volte sostenuto.
E’ sufficiente pensare al settore manifatturiero dove buona parte inizia con un file cud e ora da un fil e cud 3D contenente il design, che possiamo definire che è il primo passo in assoluto dell’intera catena del valore della manifattura.
La combinazione di realtà virtuale e di realtà aumentata con analytics e l’unione di altre tecnologie ove poggiano sui dati cambia certamente il processo industriale sin dall’inizio a partire dal file cud 3D che costituisce il design di un nuovo prodotto.
Il metaverso invece nel commercio conferma che siamo certamente nell’era di una nuova esperienza di tipo immersivo per i clienti e redditizia ed anche per il retailer.
Anche qui serviranno empatia e interazione, identità e personalizzazione e dovrà essere agile come il metaverso stesso suggerisce il costumer experience magazine.