Somministrazioni del vaccino in Italia: più di 700.000
I paesi europei hanno iniziato a immunizzare la popolazione contro il COVID-19 in modo serio, ma esistono enormi discrepanze nel ritmo della somministrazione del vaccino. Alla terza settimana dall’inizio della campagna di vaccinazione contro il virus Sars-Cov-12, l’Italia supera le 700.000 dosi di vaccino somministrate. Questo fa dell’Italia uno dei paesi dell’Unione Europea con la vaccinazione più veloce.
I vaccini
Ad oggi è stato iniettato circa il 70% delle oltre 900.000 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech somministrate ai servizi sanitari regionali in tutta Italia dal 27 dicembre. L’autorità di regolamentazione dei farmaci dell’Unione Europea ha recentemente approvato un secondo vaccino da parte di Moderna per l’uso in tutti gli Stati membri, facendo sperare che l’introduzione del vaccino prenda sempre più velocità con l’arrivo di un maggior numero di dosi.
Le modalità di somministrazione
Sia i vaccini di Pfizer-BioNTech che quelli di Moderna devono essere conservati a temperature ben al di sotto dello zero, il che li rende più difficili da distribuire su vasta scala al di fuori delle strutture specializzate. L’Italia ha dato priorità a medici, infermieri e altri professionisti della salute per il primo ciclo di vaccinazioni. Di questi ultimi, finora ne sono stati vaccinati oltre 500.000. Anche ai residenti delle case di cura viene offerta la vaccinazione precoce. Gli ultraottantenni, le persone con problemi di salute cronici, i membri della polizia, gli insegnanti e gli altri lavoratori chiave sono i prossimi a fare la fila.
I centri di distribuzione
Attualmente ci sono circa 300 siti di distribuzione di vaccini in tutta Italia. Le autorità hanno promesso saliranno a 1.500 una volta che la campagna entrerà in pieno svolgimento nel corso dell’anno. Il governo prevede di iniziare a costruire, questo mese, dei chioschi di vaccinazione pop-up nelle città di tutto il Paese. Spera di vedere la maggior parte delle persone in Italia vaccinate entro settembre.