L’incontro mensile previsto per l’ultimo mercoledì del mese per il DIHV si è svolto presso la sede della SI-IES e come ospite esperto ha partecipato il Dottor Federico Fabretti di Comin&Partners. Nell’incontro è subito emerso che per fare il comunicatore o interessarsi della comunicazione, bisogna avere una esperienza di tipo aziendale per comprendere sia l’organizzazione, sia i comportamenti e sia i rapporti con l’interno e quelli con l’esterno.
Il Dott. Fabretti ha iniziato la sua piacevole conversazione parlando della comunicazione efficace descrivendone il relativo scenario e soffermandosi su sostenibilità ambientale; crisi economica permanente, la digitalizzazione, la sfiducia nelle istituzioni, la fiducia nei media.
Durante la seconda parte si è soffermato su nuovi strumenti e modalità d’uso; è stato di particolare interesse sentire che il ruolo della comunicazione non è quello che abitualmente diciamo ma quello che arriva agli altri e che in modo tecnico si chiama comunicazione erogata e comunicazione percepita. Si è fatto cenno alla realtà odierna per comprendere che non si tratta quasi più, ormai, di una rappresentazione dei fatti come sono realmente accaduti ma se, colui che la rappresenta è in grado e nelle condizioni di farlo nel migliore dei modi. Si tratta di una caratteristica già determinante.
Non sono stati tralasciati i nuovi media descrivendo le App e le loro funzioni; il ruolo dei social soffermandosi su Facebook, YouTube, Instagram, Twitter. Ha ben descritto il popolo della rete, il Digital lobbying e come la pubblicità non funziona più rispetto al passato. Ha definito come internet non è come molti pensano a costo zero. La conversazione ha poi raggiunto temi quali l’importanza del ruolo della leadership e della disintermediazione ed a questo proposito sono stati fatti dei riferimenti a personaggi eclatanti e alla loro personalizzazione nel comunicare a partire da Reagan, Obama per arrivare a Trump per citare alcuni degli Stati Uniti d’America.
In Italia il riferimento è caduto su Renzi e Salvini. Secondo Fabretti, vi è un nuovo approccio molto importante alla comunicazione Advocacy. È arrivato verso le conclusioni del suo ottimo intervento parlando della Reputation Management, spiegando in maniera chiara e precisa il concetto di stima, di fiducia, di ammirazione.
Ha posto poi un quesito, ovvero se le aziende sono pronte a cambiare. La risposta è stata articolata, alcune sono lungimiranti e quindi verso il cambiamento, altre rischiano di essere perdenti se non sposano un approccio più evolutivo.
Verso la fine ha introdotto e spiegato brevemente cos’è la crisi del management. Per valutarla bisogna conoscere l’azienda, capire come si presenta verso l’interno, verso l’esterno, quali sono gli aspetti gestionali e se vi sono anche aspetti traumatici. La chiave sarebbe quella di riconoscere la tipologia di evento che l’impresa/azienda è costretta a dover fronteggiare per agire in modo tempestivo e mirato adottando la strategia ad hoc per quel tipo di crisi.
La conclusione di Federico Fabretti è stata che il mondo complesso, il cambiamento e il ruolo dei media e Digital implora la necessità di un piano di lobbying strutturato ed anche di una comunicazione integrata. L’incontro si è concluso con un simpatico dibattitto a partire dalle curiosità per soffermarsi su aspetti innovativi del ruolo delle nuove tecnologie ed anche del DIH.