Nulla è perduto

È a livello globale e trasversale, due aggettivi che oggi più che mai stanno accompagnando la nostra routine quotidiana, che si devono fare analisi e stime per raggiungere una strategia vincente a lungo termine. È un sentire comune il concetto di dover reinventare alcuni settori lavorativi e accelerare i processi innovativi che taluni stanno già cogliendo come opportunità per garantire una ripartenza. Le nostre case sono diventate anche i nostri uffici per i più fortunati che possono continuare a lavorare da remoto mentre ci sono, in Italia, oltre 4 milioni di persone che hanno fatto domanda all’Inps per il bonus di 600 euro. Sono i lavoratori autonomi, a partita Iva, sono i ristoratori e i dipendenti che sono stati messi in cassa integrazione. Il Fondo monetario internazionale parla della più grande recessione globale post ’29 e l’Organizzazione internazionale del lavoro dell’Onu stima un rischio della perdita di 25 milioni di posti di lavoro su scala globale. E sempre su questa scala, più di 4 persone su 5 (3,3 miliardi di lavoratori) sono interessati dalla chiusura totale o parziale delle attività produttive. Sono cifre che danno una chiara seppur aspra lettura di un futuro quantomai vacillante ma altresì un’occasione per rivoluzionare tutto, o quasi. C’è esigenza di adattarsi alle richieste che subdolamente impone questo virus, alimentando dunque le competenze digitali e colmando la carenza di personale, dal settore sanitario a quello della grande distribuzione. L’imponente ricorso allo smart working può creare nuovi posti di lavoro e ciò consentirebbe oltre ad un reframing dei modelli comportamentali anche ad un incoraggiamento verso idee accattivanti e vincenti per affrontare e gestire i disordini e le visioni di un futuro turbolento.
 
Molte sono le industrie paralizzate ma ce ne sono altre che hanno visto un incremento della forza lavoro dovuta all’aumento della domanda di alcuni prodotti e servizi. Stiamo parlando dell’e-commerce e del colosso per eccellenza Amazon che ha raddoppiato gli straordinari e assunto 175 mila nuovi dipendenti. La grande distribuzione, il food delivery, il settore della consulenza in materia di cybersecurity e web conference ha assistito ad una crescita della sua curva. Zoom è stata l’applicazione più scaricata per le video conferenze, Teams ha registrato 2,7 miliardi di minuti di web meeting con un incremento del 200% rispetto al 16 marzo.
 
Escogitare un nuovo piano, in tempi possibilmente rapidi, introducendo tutte le risorse a disposizione. È una crisi questa che sarà caratterizzata da molti elementi di discontinuità perciò servono competenze trasversali da assimilare e offrire per poter, e saper, interagire e dialogare con gli altri al fine di coordinare azioni vittoriose per la collettività, ovvero che siano compatibili con le complessità che una società presenta. Non è certamente nuovo il concetto di rinnovamento e di capacità di fare business. Nel secolo scorso, durante lo scoppio del secondo conflitto mondiale, l’amministratore delegato della filiale tedesca Coca-Cola, con l’interruzione di ogni rapporto con gli Stati Uniti, assistette anche alla cessazione dell’esportazione da parte di questi ultimi dell’ingrediente che rendeva unica la nota bevanda, lo sciroppo. Ma l’AD della filiale non volle cedere all’imposizione di una chiusura dello stabilimento, risoluto nel voler lasciare l’azienda aperta. Pertanto, decise di coniare una nuova bevanda che nasceva dagli avanzi dovuti al razionamento economico di quegli anni: le bucce della frutta, la polpa di mela, lo zucchero di barbabietola e il siero di latte che avanzava dalla produzione di formaggio. Si chiamò “Fantasie” o “Phantasie” quella che è poi diventata la Fanta.

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