Nel Regno Unito l’ambiente vale 30 miliardi di sterline

Tanto è il beneficio degli spazi verdi per l’economia nazionale. Il valore economico degli ecosistemi del Regno Unito è stimato in 30 miliardi di sterline all’anno, mentre la perdita degli spazi verdi e della biodiversità significherebbe per l’economia nazionale una perdita di 20 miliardi di sterline.

I dati sono contenuti nel rapporto UK National Ecosystem Assessment (Nea), pubblicato dal DEFRA, l’equivalente dei nostri Ministeri dell?Ambiente e delle Politiche agricole, lo scorso 1° giugno. Lo studio fotografa lo stato delle risorse naturali del Paese e ne misura il valore, alla stregua dei beni e servizi che compongono il GDP (gross domestic product, l’equivalente del nostro PIL).

Positivo, anche se non direttamente misurabile, l’effetto sul turismo, che in Gran Bretagna ha un giro d’affari di 20 miliardi di sterline all’anno, e quello su salute e umore dei cittadini di sua maestà. Tra le righe emerge anche, curiosamente, una stretta interdipendenza con i prezzi degli immobili. La vicinanza di aree verdi ben conservate è un alleato del settore immobiliare: per le abitazioni edificate all’interno dei parchi nazionali o di altre aree di pregio l’impatto positivo, in termini di apprezzamento economico, raggiunge 2.000 sterline all’anno (1,3 miliardi di sterline in totale).

Secondo il NEA, i potenziali acquirenti, a parità di altri fattori, sono disposti a spendere di più per una casa immersa nel verde o con un affaccio gradevole. La stessa vista sul verde ha un valore soggettivo per il proprietario di 300 sterline all’anno, mentre il beneficio di un aumento della superficie destinata a verde nel raggio di 1 km dall’abitazione è stimato in 10 sterline. Cruciale è infatti la distribuzione delle aree verdi: per effetto del cd. distance decay i parchi lontani dai centri abitati sono meno frequentati e contribuiscono in misura marginale all’utilità del singolo.

Esiste inoltre una correlazione diretta e positiva tra spazi verdi e buonumore. Dall’indagine compiuta all’interno del rapporto su 1.851 intervistati, traducendo in numeri le impressioni di 1.851 intervistati, un affaccio sul verde migliora l’umore del 5% e del 2% il benessere psicofisico. Per gli intervistati, gratificare la vista è l’optimum. Curiosamente, l’accesso a un giardino privato non fa altrettanto bene: i benefici sono misurabili in 3,6% e 2,7%.

Sulla falsariga degli studi britannici, uno studio pubblicato dall’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel 2009 riporta i risultati di ricerche condotte all’estero: negli Stati Uniti un manto erboso fa crescere il valore dell’immobile del 10%, mentre uno studio spagnolo ha confermato che le quotazioni immobiliari sono inversamente proporzionali alla distanza dalle aree naturali: il prezzo delle case campione diminuiva di 1.800 euro ogni 100 metri in più di distanza da un parco.

In Italia il legame è confermato dai dati pubblicati di recente dal Sole 24 ore: grazie al verde, la quotazione di un immobile sale del 10%.

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