La Pasqua della riflessione

Durante le festività pasquali sono state fatte diverse considerazioni e riflessioni. La prima riguarda i mezzi di comunicazione di massa (comprese le televisioni) che hanno avuto il cattivo gusto di parlare di Covid-19. Non è stato tanto un monito per i cittadini di non commettere errori uscendo dalle proprie abitazioni, quanto un ulteriore spiacevole ricordo dell’esperienza negativa che stiamo vivendo. Un aspetto che va sottolineato è anche quello relativo alla paradossale situazione della Gran Bretagna, il cui Presidente Boris Johnson, inizialmente deriso da molti, ha permesso al suo Paese di raggiungere oggi ha una mortalità che si approssima a zero. E, se quando si andava a scuola si pensava bene di copiare i compiti del primo della classe, in questo caso sarebbe una buona idea pensare di prendere spunto da chi ottiene risultati migliori dei nostri, mettendo da parte, almeno in questo contesto, gli interessi propri coniugati dalla politica e dall’ideologia. Bisogna pensare al ritorno a lavoro e al recupero, seppure parziale, di quanto perso nei confronti dei Paesi esteri, per quanto concerne l’esportazione e dunque il PIL del nostro Paese. Il settore bancario e creditizio è imbottito di soldi, ma non ci sono le imprese. Il nostro Paese ha un Governo che potremmo definire di coalizione, in cui tutti i partiti, a esclusione di Fratelli d’Italia (all’opposizione) partecipano collaborativamente. Dovrebbero questi partiti lavorare su tre o quattro progetti per risolvere una quota parte dei problemi del Paese e non fare della demagogia con piccoli ristori che sono nient’altro che un piatto di lenticchie per chi non mangia nulla. Bisogna pensare al settore agroalimentare con appositi progetti mirati, lavorare molto su Big Data e App per il settore digitale, modificare la normativa che riguarda le banche collegate con il Mediocredito centrale e con SACE quale società di garanzia per i finanziamenti, portando dall’attuale periodo di cinque anni più due di preammortamento a dieci anni (costituiti da 8+2), incentivare in maniera seria il settore della mobilità elettrica.

Non a caso la SI-IES ha scritto al Presidente del Consiglio Draghi invitandolo a destinare la cifra di tre miliardi, suddivisi in tre anni, al settore delle auto elettriche e delle infrastrutture di ricarica elettriche. Un altro punto fondamentale da affrontare è la semplificazione per il Superbonus 110%, cercando di incentivare le famiglie a fare e non a crearsi problemi.

La SI-IES ha creato il portale “La Mia Ricarica”, utilizzando e creando una piattaforma che va verso l’innovazione tecnologica e verso le PMI. Il Recovery Plan dovrà tenere presente parte dei temi sopraelencati e tracciati. Un punto chiave e di riferimento è la Digital Transformation come più volte ribadito nelle pagine di Sentieri Digitali.

Un settore che in questo momento interessa il Governo è inoltre quello delle telecomunicazioni per la creazione di una rete unica che veda come attori principali TIM e Open Fiber nel fare un percorso che consenta di disegnare una rete unica per il territorio nazionale.

Infine, è importante fare un plauso all’Europa e al Governo per quanto riguarda la costituzione di un’autority in agricoltura per vigilare l’interessante settore dell’agroalimentare con l’obiettivo preciso di tutelare la filiera completa del settore ed il Made in Italy.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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