Banca digitale

Automazione, trasformazione, digitalizzazione

Sono parole che vengono applicate in modo universale al mondo del lavoro, che sia pubblico o privato. Non è dunque escluso il settore bancario che deve fare i conti con la trasformazione digitale dei servizi finanziari.

Si sta pensando infatti di rimodellare vari ecosistemi tra cui quello finanziario globale e per fare ciò bisogna avere non solo gli strumenti e i mezzi adeguati ma anche una adeguata e solida formazione che possa portare ad una visione e ad un piano strategico. Molti passi avanti sono stati fatti ma ancora manca qualcosa che possa far diventare questa visione realmente sfidante come ad esempio pensare e realizzare la digitalizzazione del denaro, piattaforme digitali e servizi finanziari mobili; l’intelligenza artificiale e le tecnologie algoritmiche nei servizi finanziar; BlockChain e criptovalute, banche aperte e rete di dati.

La trasformazione digitale dovrebbe essere supportata anche da una buona e costante formazione.

I giovani hanno bisogno di essere messi nelle condizioni di poter operare nel campo bancario e finanziario dialogando anche con il settore FinTech per acquisire competenze di tipo gestionale necessarie per capire l’evoluzione della finanza tecnologica in un ambiente altamente caotico. Sono stati presi contatti con università americane per capire lo stato dell’arte sulla “valuta digitale” e i dati di pagamento nel mese di marzo/aprile. È emerso che oltre il 70% delle 63 banche centrali intervistate stanno effettuando ricerca ed approfondimenti sulla valuta digitale ed alcuni hanno progetti ad uno stato avanzato.

Si pensa più ad un impatto sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria.

I dati sui pagamenti hanno implicazioni politiche. Secondo noi serve creare un database centrale per i pagamenti al dettaglio e potrebbe essere una strategia interessante per i governi in quanto offrirebbero una visibilità sulle abitudini delle persone. Il potere politico dei dati sui pagamenti è ben compreso dal governo cinese che infatti ha collaborato con l’agenzia di credito di Alibaba nella creazione del suo sistema di punteggio del credito sociale. Il flusso dei dati sui pagamenti oggi non è particolarmente chiaro e varia secondo le regole vigenti. La Federal Reserve non dispone di un database centralizzato formale delle transazioni di pagamento al dettaglio. In generale, i dati sui regolamenti interbancari e sulle grandi transazioni di alto valore vengono raccolti integralmente, mentre questo non è necessario per il caso dei pagamenti al dettaglio.

Un buon esempio è fornito da un rapporto del sistema di pagamento britannico che mostra il flusso di dati di un pagamento con carta semplificata.

Parliamo di card holder, merchant pos/online; acquirer; card system e Issuer. I dati sono visibili al commerciante (il venditore) e all’acquirente (la banca del venditore), al sistema della carta, ad esempio Visa o MasterCard, e l’emittente/la banca titolare della carta. La banca d’Inghilterra riceve i dati sugli accordi aggregati solo una volta al giorno. Pertanto, non esiste un database completo dei pagamenti con tutte le trasmissioni al dettaglio e il denaro basato sul conto, come i depositi bancari, richiede la verifica dell’identità del titolare del conto quando viene scambiato. L’argomento non è semplice e necessita molti approfondimenti.

Andrea Chiappettahttp://www.andreachiappetta.it/
Creo ecositemi, credo nell’innovazione e penso che lo studio continuo e il confronto siano gli ingredienti per realizzare sinergie e soluzioni. Autore di Italia.Next edito da Rubbettino.

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