Non vendiamo piattaforme! Ma il 5G è stato ed è una tecnologia di prima generazione che studiamo da molto. La presenza in società di giovani laureati e con master alle spalle impone un impegno costante sul piano della ricerca, della pianificazione, della strategia e della formazione. In questo momento sono anche impegnati ad esaminare i contenuti del Recovery Fund nel suo complesso. Infatti, d’intesa con l’università telematica, si sta predisponendo un “corso di informazione” sul tema Recovery Fund.
Entriamo, però, nel merito sul 5G. Ormai tutti sanno che il 5G corrisponde alla quinta generazione di tecnologia wireless, coniugata all’interno dell’Internet of things (IoT). Le frequenze che crea, la lunghezza d’onda millimetrica, le piccole celle, MIMO (Massive e Multiple Output) prevedono l’utilizzo di un tipo di tecnologia applicata alle comunicazioni wireless in cui delle stazioni base vengono dotate di un numero elevato di elementi di antenna per aumentare l’efficienza energetica e spettrale. L’uso di questo spettro è più alto ma corrisponde anche ad una lunghezza d’onda più corta. Le nuove onde 5G, infatti, non sarebbero maggiori di 10 millimetri. Il 5G opera, inoltre, in maniera tale da aprire un nuovo spazio a più dispositivi. È interessante vedere il ruolo della rete a partire dalla comprensione dei requisiti di sicurezza e delle novità/opportunità dell’IoT, che si realizzano partendo dall’idea del libero flusso di informazioni tra i vari dispositivi a bassa potenza.
Si potrebbe accennare alla teoria dei giochi per quanto riguarda l’Edge Computing ad accesso multiplo, per formulare e progettare ma soprattutto per arrivare ad ottimizzare il funzionamento. La comunicazione Smart Grid sarà dunque basata su reti definite da Software mentre la Sicurezza del piano dati cambierà l’architettura di rete, disaccoppiando la logica di rete stessa. Percorrere l’ultimo miglio dell’I.A. con Edge Computing porterà a rilevamenti multimodali profondi di oggetti e alla segmentazione semantica per la guida automatica: set di dati vietati e sfide portate direttamente dal deep learning.
Bisogna cercare di sfruttare il potenziale della tecnologia di rete 5G. Il compito della SI – IES e del DIHV è anche quello di sviluppare e monetizzare i nuovi servizi con tecnologia 5G. Passare, per esempio, da soluzioni integrate a soluzioni verticali ad uno stak multivendor distribuito, oltre che abilitare nuove applicazioni con bassa latenza. Secondo SI – IES, per ottenere buoni risultati aziendali è necessario abilitare: la connettività su WiFi e 5G, la copertura urbana ed extraurbana e l’Edge Computing per le nuove applicazioni come IoT, U2X, AR, ecc.