L’innovazione tecnologica ed i processi necessari nascono con rapidità ma nello stesso tempo tramontano presto. L’innovazione viaggia ad alta velocità e per questo oggi si rischia di andare presto verso l’obsolescenza non solo per la tecnologia, ma anche nel campo delle risorse umane. Il motivo ricade sul grado di competenza che ciascuno ha e che è soggetta ad un “invecchiamento” se non viene costantemente aggiornata e adattata alle circostanze mutevoli. Un esempio è il mercato del lavoro, caratterizzato dall’incontro tra vari settori interconnessi. Qui subentra il concetto di Lifelong learning, ovvero aumentare il proprio valore personale e per l’impresa. Significa far crescere il proprio capitale umano rispondendo in modo efficace ed effettivo ai nuovi bisogni e ai cambiamenti che si presentano durante la vita.
La SI-IES è convinta che il binomio università/imprese-PMI sia la strada vincente per portare avanti un processo di crescita personale e lavorativa. Infatti, si è promotori di diversi progetti europei “Horizon2020” con PMI e università europee che costituiscono il partenariato. Vi sono contatti costanti con colleghi presenti in ambito europeo, specialmente nell’albo del Digital Innovation Hub (ce ne sono circa 250 nei 27 paesi dell’Unione). Università e Imprese sono la chiave per lo sviluppo di un Paese e lo ha sostenuto l’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi che sintetizza il pensiero della classe dirigente italiana. Le persone che sono in possesso di skill aggiornate hanno una marcia in più ed hanno maggior possibilità di avere e mantenere il lavoro. L’inadeguata conoscenza e preparazione diminuiscono il potenziale di competitività e di crescita. Tutti i professionisti iscritti ad un albo professionale sono tenuti a fare corsi di formazione.
Nella veste di presidente della SI-IES ho cercato di mettere a punto percorsi formativi e-learning che hanno avuto un certo successo durante i primi 100 giorni del lockdown causato dalla pandemia di Covid-19. È evidente che non è sufficiente solo la formazione a distanza, ma serve anche e di più quella frontale. Il lavoro agile è utile in alcuni momenti e per lavori particolari ma non per tutti e specialmente perché il lavoro cambia e contemporaneamente dovrebbe esserci anche un cambiamento relativo alle risorse umane coinvolte riguardanti le loro competenze che non si acquisiscono con un dispositivo o con una legge, sarebbe comodo e a costi contenuti. Aspettiamo l’autunno per capire la vera situazione occupazionale e lo stato di salute delle PMI. Lifelong learning vuol dire investire.
Con immenso piacere comunico che sono per la seconda volta designato al Distretto del Rotary 2080 (Lazio e Sardegna) a ricoprire il ruolo di presidente della commissione “Azione professionale” dove spero di affrontare, insieme agli ordini professionali, dei punti salienti e convergenti nel contesto delle professioni.
