La strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica

Lo scorso 18 novembre si è tenuta a Bruxelles la conferenza di presentazione della strategia macroregionale e del piano d’azione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella regione adriatica e ionica.

EUSAIR è l’acronimo che identifica la macroregione, con l’obiettivo fondamentale di «promuovere una prosperità economica e sociale sostenibile nella regione mediante la crescita e la creazione di posti di lavoro e il miglioramento della sua attrattiva, competitività e connettività, preservando al tempo stesso l’ambiente e assicurandosi che gli ecosistemi costieri e marini restino sani ed equilibrati».

Attualmente la strategia riguarda gli otto Paesi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia) che già partecipano all’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI), creata nel 2000 per rafforzare la cooperazione regionale al fine di promuovere la stabilità politica ed economica e, per questa via, anche il processo d’integrazione europea.

La Commissione mette in rilievo sia le sfide comuni che la regione si trova ad affrontare, che le opportunità offerte per favorire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Inoltre, tra le sfide compaiono anche le questioni amministrative e istituzionali.

Si tratta di un aspetto particolarmente significativo in quanto da esso dipende l’attuazione dell’approccio macroregionale. Questo si fonda, in gran parte, sulla capacità di eliminare il rischio per i paesi coinvolti di procedere a differenti velocità nell’allineamento alla legislazione dell’Unione e nell’accesso agli strumenti finanziari. Da ciò la necessità di promuovere la capacità a livello nazionale, regionale e locale per garantire che i soggetti coinvolti siano in grado di cooperare con le loro controparti e di coordinare le loro politiche.

In tale ambito, la Commissione non manca di segnalare alcune questioni particolari che possono influire negativamente sulla realizzazione della strategia macroregionale: la corruzione, il crimine organizzato transfrontaliero e le pressioni migratorie.

La Commissione si sofferma su quattro aspetti che costituiscono i pilastri del piano d’azione: crescita blu; collegare la regione (reti di trasporto ed energia); qualità ambientale; turismo sostenibile. Il pilastro “crescita blu”, affidato al coordinamento di Grecia e Montenegro, ha come obiettivo quello di promuovere una crescita marina e marittima innovativa nella regione attraverso lo sviluppo di tecnologie blu.

Italia e Serbia, invece, coordinano il pilastro “collegare la regione” il cui obiettivo è quello di migliorare la connettività nei trasporti e nell’energia all’interno della regione e con il resto dell’Europa.

“Qualità dell’ambiente” è coordinato da Slovenia e Bosnia-Erzegovina, ed ha l’obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni ambientali degli ecosistemi marini e costieri.

Infine, il pilastro “turismo sostenibile”, coordinato da Croazia e Albania, ha come obiettivo lo sviluppo del potenziale della regione per un turismo innovativo, sostenibile, responsabile e di qualità, in particolare attraverso la diversificazione dei prodotti e dei servizi turistici ed il superamento del fenomeno della stagionalità.

Nello specifico la Commissione sottolinea, anzitutto, l’importanza del coordinamento tra i Paesi partecipanti a livello ministeriale. I ministeri pertinenti dei due Paesi cui è affidato il coordinamento di ciascun pilastro dovranno nominare due coordinatori che lavoreranno a stretto contatto con le loro controparti per lo sviluppo e l’attuazione del piano d’azione.

E’ quindi un’importante opportunità per l’area ma in particolare per il nostro Paese, le istituzioni, le imprese e le università per creare sinergie in quell’Europa il cui tasso di crescita è in aumento, spesso a due cifre rispetto ai paesi fondatori. Coglierla è un dovere e non solo un’opportunità.

Andrea Chiappettahttp://www.andreachiappetta.it/
Creo ecositemi, credo nell’innovazione e penso che lo studio continuo e il confronto siano gli ingredienti per realizzare sinergie e soluzioni. Autore di Italia.Next edito da Rubbettino.

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