Nonostante la crisi gli italiani scelgono comunque le vacanze

Crisi economica che imperversa, una congiuntura negativa che non sembra mollare, scenario internazionale con aree di crisi, soprattutto sul versante mediorientale e Libia, ma siamo nel pieno dell’estate e 7 italiani su 10 scelgono comunque di partire per le vacanze.

Questo il primo dato che emerge dal rapporto Confesercenti-Swig sull’estate 2011, con la previsione, secondo il sondaggio condotto, di 33,5 milioni di italiani che non rinunceranno alla partenza per le vacanze estive.

Un dato che paragonato a quello dello scorso anno, però, evidenzierebbe una flessione nel turismo di massa: nel 2010 infatti gli italiani in movimento sono stati 8 su 10, pari a circa 39 milioni. Altro dato che riflette il periodo economicamente negativo è la riduzione della spesa, poco più di 800 euro pro capite che si traducono in un 20% in meno rispetto al 2010 e in una spesa complessiva prevista di 27 miliardi di euro. Nonostante la contrazione però il rapporto fotografa anche un salto in avanti, dal 33% dello scorso anno al 40% del 2011, nella scelta di alberghi e pensioni, segno che comunque non si rinuncia al comfort e infatti salgono le preferenze per le strutture a tre e quattro stelle, mentre calano case in affitto e seconde case.

Il trend delle scelte per l’estate 2011, sempre secondo il sondaggio di Confesercenti-Swig, è influenzato dal reddito, per il 42% del campione, dal bisogno di sicurezza, per il 23%, dalla possibilità di partire col gruppo di amici, 14%, e anche la crisi emerge quale fattore di scelta per un 13% preoccupato dalla attuale situazione economica generale.

Se 2 italiani su 10 sceglieranno di restare non lontano da casa, per quanto concerne le vacanze all’estero il fattore sicurezza pesa sul 31% degli intervistati, soprattutto a causa delle recenti rivolte che hanno percorso il Nord Africa, ma anche a causa del terrorismo, con eventuali ritorsioni legate alla morte di Bin Laden, che generano timori, rispettivamente per il 13% e 16% del campione. Il disastro di Fukushima e il panico alimentare diffusosi nel mese di giugno non sembrano invece influenzare troppo le scelte e i comportamenti dei vacanzieri.

Va bene l’Italia nella scelta delle mete, il 52% degli italiani del campione resterà nel Bel Paese, il 17% invece punta all’Europa mediterranea, il 10% a quella del Nord e solo il 3% guarda agli USA. Nel panorama europeo il sondaggio di Confesercenti-Swig, inoltre, mostra come la Spagna continui ad andare forte (25%) e come la Grecia sia passata dal 13% del 2010 al 22% di quest’anno, ponendosi quindi come destinazioni leader rispetto a Francia, Gran Bretagna e Croazia. Nel panorama italiano invece Sicilia, Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna e Trentino Alto Adige sarebbero le mete più scelte.

Il periodo di vacanza si attesta su una media di 12 giorni, in linea con lo scorso anno, e il mese preferito resta agosto per la maggioranza degli intervistati (52%), ma salgono di cinque punti il mese di giugno (17%) e di uno quello di settembre (18%), normalmente meno in voga anche se meno costosi e questa tendenza sembra frutto della crisi.

Ma cosa faranno gli italiani in vacanza? Enogastronomia e tecnologia sembrano emergere quali elementi di preferenza durante il periodo di relax. Se da una parte sale dal 32% al 35% la percentuale degli italiani che guarda alle specialità enogastronomiche locali e dal 27% al 33% quella di chi si appresta a gustare la cucina locale nei ristoranti, dall’altra cresce la voglia di televisione dal 17% al 20% e soprattutto un italiano su tre non lascerà a casa il computer, a discapito della lettura di libri. Il sondaggio registra anche vacanze più attive, con passeggiate (61%), nuoto (27%), bici (15%), giochi da spiaggia (12%), trekking (9%), jogging (7%), mentre scende dal 23% al 21% la voglia di riposo.

Internet riscuote grande successo anche in vacanza ed è infatti il servizio più richiesto, segno che anche la tecnologia entra nella valigia e si conferma quale grande strumento nella cornice della preparazione della vacanza che è sempre più self organized, quasi il 44% del campione esaminato da Confesercenti-Swig fa da sé.

Secondo Amadeus Italia, che rivela i trend emersi dall’Osservatorio Integrato dei Viaggi e del Turismo in collaborazione con Google Italy, sarebbero 17 milioni gli utenti che fanno ricerche online per organizzare le vacanze, una ricerca che quest’anno sarebbe iniziata prima rispetto all’anno scorso. I dati di Google segnalano le mete italiane come le più cliccate, rispecchiando un interesse del 63% dei consumatori a rimanere in Italia, dirigendosi soprattutto verso mare e laghi e con preferenza in crescita, rispetto all’anno scorso per Sardegna, Toscana e Puglia.

Sul versante estero gli utenti cercano, attraverso Google, innanzitutto i Paesi europei, con dati che confermano l’interesse verso Spagna e Grecia, ma anche Turchia e capitali europee, e guardando più lontano Caraibi, Brasile, Hong Kong e Stati Uniti, con i click su New York saliti del 361%.

Ottimismo comunque per il turismo in Italia che si preannuncia in crescita per l’estate 2011, anche secondo l’indagine congiunturale sulle aspettative degli operatori turistici italiani per il periodo maggio – ottobre 2011 svolta dal CISET in collaborazione con Federturismo Confindustria, che prevede un aumento di turisti sia italiani che stranieri in casa nostra, segnando così una ripresa rispetto all’anno scorso. Secondo gli operatori intervistati il flusso dei turisti stranieri in arrivo dovrebbe far registrare un +1,8% e quello degli italiani un +1,9%, rispetto allo stesso semestre del 2010, mentre il fatturato dovrebbe restare quasi stabile con +0,2%, che si tradurrebbe, dato l’aumento di presenze, in una contrazione della spesa dei turisti. Gli operatori concordano sul fatto che sia l’andamento dei prezzi in relazione alla qualità dei servizi il fattore su cui si gioca la capacità competitiva italiana in materia di turismo.

La domanda straniera prevede, secondo l’indagine, un andamento con segno positivo dai principali mercati esteri, soprattutto tedeschi, francesi e inglesi. In aumento i flussi da Scandinavia, Europa dell’Est, Russia in testa, Benelux, Austria, Australia, Corea e Cina, in calo quelli dal Giappone e stabili quelli da Spagna, Stati Uniti e Canada.

Per la tipologia di vacanza si prevede, per il periodo maggio – ottobre 2011, una crescita per agriturismo, turismo verde in genere, crociere e a seguire turismo dedicato a fitness e benessere.

Apprezzamento di una ripresa italiana per l’estate 2011 anche dal Presidente di Fiavet Lazio, Andrea Costanzo: “un segnale positivo importante con un’inversione di tendenza rispetto alle situazioni difficili del passato”. Anche Fiavet Lazio, infatti, ha condotto uno studio per monitorare l’avvio della stagione e da cui emerge ottimismo con un promettente +13% per l’incoming laziale. Domanda in ripresa da parte di spagnoli, francesi, inglesi, svizzeri, austriaci, tedeschi e stando alle parole di Andrea Costanzo bene la domanda da Russia, USA, Sud America, Canada e dai nuovi mercati Cina, Corea, India, mentre lo studio registra una diminuzione dal Giappone.

Più difficile sembra invece stimare l’outcoming, anche se il mare, soprattutto mediterraneo, resta tra le mete leader, confermando, come gli altri rapporti, la Spagna in testa. La crisi del Nord Africa ha rallentato le prenotazioni verso mete classiche, come l’Egitto con Sharm El Sheikh, che forse riprenderanno in autunno. La fiducia italiana, a differenza di quella del resto d’Europa, verso queste mete, infatti, stenta a decollare. Tengono Caraibi e Stati Uniti e salgono Kenya, Madagascar e Mozambico. Sul versante italiano, anche per Fiavet Lazio, le più gettonate sono Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna.

Attrattiva comunque verso tutta la Regione Lazio, e non solo verso la Capitale, che si pone come meta ideale che richiama i turisti stranieri grazie ad arte, cultura, centri benessere, terme, mare, enogastronomia, shopping ed eventi. E la Città Eterna promette spazi museali aperti al pubblico al sabato sera per tutta l’estate.

In fondo, “Vacanze romane” docet.

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